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venerdė 14 ottobre 2022 - 14:04
Conosciamo meglio i nostri avvesari

Gli azzurri sono chiamati a una partita di alto livello per rispondere alla sconfitta patita domenica a Zanica con l’Albinoleffe e restare nelle zone nobili della classifica.

Sulla sua strada, però, il grande ex Luciano Foschi alla guida del Lecco. Una gara dall’agonismo elevato, in cui i colpi dei singoli potrebbero spaccare in due il match. Gli ultimi precedenti sotto la Cupola parlano chiaro (3-0 nel 2009, 3-0 nel 2019 e 3-0 pure nel 2021) ma sottovalutare il Lecco sarebbe un grosso errore e mister Cevoli sa bene come tenere alta l’attenzione.

UN PO’ DI STORIA: La sezione calcistica della città di Lecco nasce ufficialmente il 22 dicembre 1913 grazie A Vico Signorelli membro del consiglio di amministrazione della stessa Canottieri. I colori sociali della squadra sono fin dalla sua fondazione il blu–celeste. La prima partita ufficiale del nuovo sodalizio si è disputata il 13 aprile del 1914 perdendo 4-1 contro il Milan. Nel 1922, dopo l’elezione a presidente della società di Eugenio Ceppi, venne inaugurato lo stadio chiamato Campo sportivo di via Cantarelli, oggi Stadio Rigamonti-Ceppi.Negli anni ’30 il Lecco disputa campionati di discreto livello giocandosi anche la promozione in serie B nella stagione 1931-1932, sfumata all’ultimo, restando poi sempre nella nuova Serie C navigando nelle zone medio-alte della classifica.
Il 3 agosto 1948 è una data cruciale per il Lecco che vede la nomina di Mario Ceppi a presidente; durante la sua permanenza ai vertici blucelesti arriva per la prima volta la Serie A. Dopo quattro campionati cadetti di vertice in Serie B, dal 1962-1963 al 1965-1966, i blucelesti si guadagnano il loro ultimo campionato di Serie A. I blucelesti ritrovano la Serie B vincendo il girone A, nel 1974. Il dopo "Ceppi” per il calcio lecchese è un lento declino che porta la squadra fino alle categorie dilettantistiche.
Nei sette anni successivi tra Serie C e nuova Serie C1, dal 1974 al 1980, con Carlo Rizza nuovo timoniere della società al posto del Presidentissimo Mario Ceppi, la squadra naviga in posizioni di media classifica per poi retrocedere in Serie C2 dalla stagione 1979-1980. Al termine del terzo campionato consecutivo nella quarta divisione professionistica; i blucelesti sprofondano nel Campionato Interregionale dopo aver maturato un ultimo posto in classifica. In mezzo a questo momento buoi per i lombardi arriva una la storica doppietta: la Coppa Italiana semiprofessionisti e il Trofeo Anglo Italiano.Al termine del Campionato Interregionale 1989-1990, dopo sei anni passati tra i dilettanti, arriva il ripescaggio in Serie C2 a completamento organici. Al termine del campionato di Serie C1 2001-2002, la società viene radiata dai campionati professionistici a seguito dei debiti accumulati sotto la gestione dell’ex presidente del Torino Cimminelli e del suo successore BelardelliIl nuovo sodalizio denominato Associazione Calcio Città di Lecco riparte dal campionato di Eccellenza, sotto la presidenza era l’ex sindaco Lorenzo Bodega, che nel giro di un quinquennio porta i blucelesti ad una veloce risalita fino alla Serie C2 nel 2004-2005, quando il presidente Aprea riacquista il titolo sportivo ridando alla città l’identità calcistica calpestata dalle precedenti gestioni.Il 14 agosto 2008, in seguito alla non ammissione della Massese nel campionato di Lega Pro Prima Divisione (ex Serie C1), il Lecco viene ripescato ma l’anno dopo arriva la retrocessione Lega Pro Seconda Divisione dopo tre anni in terza serie, poi, nel campionato 2010-2011, il team vide sfumare l’obiettivo play-off e terminò la stagione al settimo posto; Il campionato 2011-2012 vede il Lecco retrocedere in Serie D dopo aver perso i play-out contro il Mantova.
La presidenza di Cala durò quarantadue giorni, successivamente, passa in gestione a Mario Micheli come presidente pro tempore e poi, dal novembre 2012, alla società Cento Bluceleste, formata da imprenditori lecchesi riuniti sotto il presidente Antonio Rusconi. Nel corso della primavera 2014 Stefano Galati diventa presidente del sodalizio e durante l’estate 2014 viene affiancato da Daniele Bizzozero quale socio di minoranza. Di lì a poco, nel mese di agosto, Galati si dimette e Bizzozero, diventato azionista di maggioranza nomina nuovo presidente l’ex stella nerazzurra Evaristo BeccalossiLa Calcio Lecco 1912 nel frattempo vede aggravarsi la propria situazione: dopo i problemi con la giustizia del presidente Bizzozero, la situazione contabile si aggrava sempre più: già a maggio 2016 diversi beni societari vengono pignorati e messi all’asta per risanare, in parte, la drammatica situazione finanziaria del club. Questa crisi societaria rende impossibile adempiere alle formalità richieste per l’iscrizione in Lega Pro; difatti il Lecco viene iscritto, all’ultimo, in Serie D. La fine del Lecco non tarda ad arrivare: il 5 dicembre 2016 il tribunale di Lecco dichiara il fallimento il club viene posto in esercizio provvisorio e il curatore fallimentare Mario Motta viene incaricato di terminare la stagione sportiva e di reggere il club fino all’asta di liquidazione. Nonostante le difficoltà di cui sopra, la squadra bluceleste riesce a chiudere la stagione regolare al sedicesimo posto e infine a salvarsi.A campionato concluso, il 29 maggio viene convocata l’asta per l’acquisto del fallito Calcio Lecco 1912 che però va deserta. L’asta suppletiva del 9 giugno consegna il sodalizio nelle mani l’imprenditore brianzolo Paolo Di Nunno. La prima stagione sotto la guida dell’imprenditore pugliese non è soddisfacente. La stagione successiva, invece, va decisamente meglio sin dal primo momento. Il girone di ritorno assomiglia più che altro a un conto alla rovescia verso la promozione, che arriva il 31 marzo 2019.In Serie C le cose vanno molto meno bene: dopo un inizio burrascoso, nel quale viene esonerato mister Gaburro, la squadra guidata da D’Agostino inizia a risalire la classifica. A febbraio 2020 l’emergenza Coronavirus porta la Lega Pro a sospendere i campionati.

STATO DI FORMA: L’anno è iniziato sotto la guida di Alessio Tacchinardi ma l’ex Juventus, dopo la sconfitta interna contro la Pro Sesto è stato sollevato dall’incarico. Al suo posto l’indimenticabile Luciano Foschi che ha raccolto 7 punti in 3 gare, da segnalare anche la sconfitta patita in Coppa Italia contro la Juventus Next generation che ha estromesso i lecchesi dalla competizione. L’ultima gara dei blu-celesti è stata la convincente vittoria contro il San Giuliano City che aprirà un ciclo di fuoco. Dopo la sfida del Piola, i lecchesi saranno di scena al “Moccagatta” per il match contro la Juventus Next Gen di mister Massimo Brambilla che permetteranno al tecnico di Albano Laziale di tracciare un primo bilancio della sua gestione.Probabile formazioneIn vista di Novara mister Luciano Foschi ha delle questioni da risolvere in maniera netta.
Al sicuro assente Franco Lepore, lesione muscolare al quadricipite destro, e che ne avrà per più di un mese, si aggiunge lo stop improvviso di Umberto Eusepi, infortunato e che probabilmente verrà squalificato dall’antidoping, getta ombre sulla formazione lecchese.In queste ore mister Foschi starà cercando di trovare la quadra con il probabile schieramento della coppia Mangni-Pinzauti dal primo minuto. Tandem offensivo che già contro la Virtus Verona aveva debuttato dando segnali importanti. Pronti anche Buso e Scapuzzi a giocarsi la chance dal primo minuto al posto dell’altro ex azzurro. Sulle fasce, nel 3-5-2 foschiano, posto assicurato per Giudici e Zambataro mentre è bagarre, nella zona centrale, per le casacche da titolare. Zuccon, Girelli e Galli sono reduci da prestazioni ma alla finestra c’è anche Sangalli che ha giocato con personalità e segnando con la Juventus Next Gen e Ilari che vuole mostrare cosa può fare in questo 3-5-2.

PROBABILE FORMAZIONE: (3-5-2): Melgrati; Celjak, Battistini, Enrici; Zambataro, Girelli/Sangalli, Galli, Zuccon/Ilari, Giudici; Mangni, Pinzauti/Scapuzzi.
ALLENATORE: Luciano Foschi.

Alessio Farinelli

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