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L'editoriale Azzurro
domenica 09 ottobre 2022 - 20:23
Albinoleffe-Novara vista da Massimo Barbero
Abbiamo perso 3-1 con l’Albinoleffe come nell’anno della promozione in serie A. E come allora ha segnato Cocco. Consoliamoci con la cabala perché per il resto c’è poco da stare allegri dopo una domenica come questa. Abbiamo sempre imputato gli insuccessi con la squadra della Val Seriana al campo piccolo e stretto. Stavolta che abbiamo giocato su un terreno largo come quello del “Piola” ci hanno fatto un sederino così.
Quel che più brucia di questa sconfitta non sono gli errori individuali, ma la sensazione (davvero spiacevole) che loro avessero più fame di noi. Questo non possiamo proprio permettercelo perché dopo sole 7 giornate di campionato non abbiamo conquistato un bel nulla e si fa presto nel tramutare gli elogi in critiche.
Peccato perché non avevamo cominciato male. Pronti via e Masini ha impegnato Pagno dopo un’azione ben combinata. L’ex del Genoa è stato il migliore del nostro centrocampo, l’unico ad essersi espresso sui livelli delle precedenti partite. Ranieri ha giocato benino mentre Rocca è stato completamente avulso dal gioco, quasi irriconoscibile.
Dietro Ciancio e Benalouane hanno sofferto le incursioni di Tomaselli. Carillo ha commesso un errore imperdonabile e Goncalves ha lottato da par suo pur avendo di fronte lo sgusciante Doumbia.
Davanti Galuppini e Gonzalez sono parsi un lusso che non potevamo permetterci in una domenica come questa. L’unica nota lieta è rappresentata dal gol di Bortolussi. Sono certo che ora che si è sbloccato Mattia timbrerà le porte avversarie con regolarità.
Ma per il resto c’è poco da esultare. Quasi subito abbiamo cominciato ad allungarci troppo lasciando all’avversario spazi nei quali Manconi ha fatto il bello ed il cattivo tempo. E così dopo il colpo di testa di Cocco è arrivato l’assist di Jacopo per Tomaselli che ha battuto l’incolpevole Pissardo. Sull’1-0 abbiamo fatto fatica a reagire. Non ho visto la rabbiosa reazione stile Vercelli, ma un timido salire in avanti alla ricerca di un pareggio che sarebbe dovuto arrivare più per un’invenzione individuale che per una giocata corale della squadra. Non a caso l’unico pericolo l’abbiamo creato con Galuppini che ha scheggiato la traversa direttamente da calcio d’angolo. Peccato che poi abbia battuto anche altri corner così, più alla ricerca della “magata” che non alla ricerca dello schema. Eppure al pareggio siamo arrivati comunque grazie ad un’azione da manuale del calcio: cross dalla sinistra del terzino e colpo di testa vincente del centravanti.
Purtroppo lo spavento del primo tempo non ci ha insegnato abbastanza. Siamo ripartiti nella ripresa con la stessa presunzione. Ci siamo buttati in avanti come se il gol dovesse arrivare da un momento all’altro senza il dovuto rispetto per un avversario che sin lì ci aveva creato parecchi problemi. Nell’azione del gol di Cocco l’Albinoleffe ha tirato tre volte in porta da distanza ravvicinata. Pissardo, secondo me, ha delle colpe per la respinta sul tiro di Tomaselli, ma nel complesso tutta la retroguardia ha delle responsabilità per aver lasciato tirare l’avversario tre volte quasi consecutive.
Sul 2-1 ci siamo disuniti cercando di risolvere la partita con delle giocate individuali piuttosto che con il gioco di squadra. Non hanno migliorato le cose i cambi di Cevoli che ha buttato tutti all’attacco togliendo dei punti di riferimento. Io avrei fatto due cose: inserito Peli come terzino al posto di Ciancio e Tavernelli in avanti al posto di un Gonzalez poco brillante senza snaturare il resto della squadra. Ci sta invece la scelta di provare ad inserire in mezzo al campo Calcagni che è un elemento di sostanza che di solito non delude mai.
L’errore di Carillo ha chiuso anzitempo la contesa rendendo i minuti finali un’inutile agonia con il risultato ormai compromesso.
Ora non facciamone un dramma. Ci stanno degli scivoloni del genere nel processo di una squadra tutta nuova e che ha cambiato allenatore a meno di due settimane dall’inizio del campionato. L’importante è trarre il giusto insegnamento dagli errori commessi e cercare di crescere il prima possibile perché il campionato non aspetta.
Non sarà semplice affrontare il Lecco. Luciano Foschi è un tecnico che di solito fa giocare bene le sue squadre e più che un catenaccio altrui temo buchi in difesa nostri come quelli che ho visto oggi. Spero che l’entusiasmo della gente non sia stato intaccato da questi due risultati negativi e che domenica si respiri al “Piola” lo stesso magico entusiasmo della gara con il Vicenza o della gara con la Triestina. Se la risposta del pubblico è quella che ho visto da parte dei 120 presenti a Zanica allora non c’è di che preoccuparsi… Dai che siamo ancora primi in C… chi l’avrebbe mai immaginato un anno fa di questi tempi? Forza Novara sempre!!!
Ps: complimenti all’Albinoleffe per lo stadio che ha realizzato e per l’organizzazione davvero di categoria superiore. Una nota di biasimo però ce l’ho: non mi sono state consegnate le formazioni delle due squadre. Nemmeno in serie D accadeva questo…
Massimo Barbero
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