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L'editoriale Azzurro
domenica 18 settembre 2022 - 21:13
Novara-Virtus Verona vista da Massimo Barbero
Il 3-5-2 non è proprio il modulo adatto per questo Novara. Lo testimoniano il mese di amichevoli giocate con Marchionni. E questo 0-0 con la Virtus Verona fotocopia di altri 0-0 collezionati ad agosto quando i punti non contavano nulla. Ieri il nostro schieramento poteva reggere ad una sola condizione: che Peli saltasse il diretto avversario. L’ex del Como è partito forte, con le migliori intenzioni. Ha saltato l’uomo una, due volte. Poi la panchina ospite ha capito l’antifona e gli ha piazzato addosso un altro uomo. Così abbiamo smesso di sfondare sulla destra ed il numero 11 ha finito la gara addirittura come seconda punta alle spalle di Bortolussi. Per il resto non ci siamo espressi male nel primo tempo. Ciancio è cresciuto con il passare dei minuti ed ha cominciato a spingere sulla destra a costo di correre qualche rischio (vedi palo di Danti). Benalouane è stato bravo nel far da raccordo tra i centrali ed a portarsi in avanti con sempre maggiore convinzione. Carillo è sensazionale negli anticipi. Se guardate con attenzione le partite degli azzurri noterete quante volte l’ex capitano del Messina arriva un secondo prima di tutti gli avversari. Urso è cresciuto con il passare dei minuti e la squadra (con Peli bloccato) ha cominciato a spingere anche dal suo versante. Sono mancate un po’ le geometrie di Ranieri tanto efficace in fase di chiusura quanto meno brillante del solito al momento di impostare il gioco. Ma i tre centrocampisti hanno complessivamente fatto il loro dovere. Calcagni e Marginean si sono inseriti in area avversaria in maniera pericolosa come il copione richiedeva. Buric ha fatto un discreto lavoro di sponda. Tavernelli gli è stato vicino ed è stato fenomenale nelle conclusioni dal limite. Nel complesso abbiamo giocato un discreto primo tempo nel quale abbiamo fatto qualcosa di più di una Virtus Verona che pure ha colpito un palo clamoroso.
Nella ripresa siamo stati meno brillanti. Peccato perché adesso gli spazi c’erano contro un avversario fatalmente portato ad allungarsi. Al posto di Cevoli avrei cambiato modulo variando il 3-5-2 che non stava regalando soddisfazioni. Avrei provato con il 3-4-2-1 che con il Renate ci aveva regalato grosse gioie alla distanza. Invece Galuppini è stato messo a fare la seconda punta alle spalle di Bortolussi. Poi l’esterno al posto di Peli. Galuppini e Rocca hanno dimostrato ancora una volta che ben difficilmente si può rinunciare a loro a cuor leggero. Nel finale abbiamo avuto le occasioni migliori con un paio di palloni messi in mezzo da Galuppini e soprattutto con quella sgroppata finale di Benalouane che con un pizzico di precipitazione in meno poteva trasformarsi in un’occasionissima.
In queste quattro partite Cevoli non ha mai toccato la difesa (salvo cambiare due volte modulo) ma ha alternato con una frequenza impressionante centrocampisti ed attaccanti. Con le scelte di sabato scorso ha dato la sensazione di voler trasmettere al gruppo il messaggio che non ci sono intoccabili (almeno da centrocampo in su) e tutti debbono sentirsi in discussione. Invece io credo che questa prima fase della stagione abbia dettato delle gerarchie. Tre dei quattro di difesa non si possono toccare (in attesa di conoscere questo Bertoncini) mentre Urso e Goncalves sono complementari ed intercambiabili. In mezzo al campo non rinuncerei mai a Ranieri e Rocca mentre Calcagni sino a questo momento ha fatto meglio di Masini. Marginean è una valida alternativa, ma non si è ancora espresso al livello dei titolari. Davanti non rinuncerei mai a Galuppini e Bortolussi mentre il terzo uomo può dipendere da condizione fisica, situazione tattica e qualità degli avversari. Di certo Zebi ha fatto un gran bel lavoro assemblando quasi da zero una rosa che ha qualità ed alternative.
Ed ora il derby. E’ bello giocare questa partita perché soltanto 14 mesi fa affrontare la Pro Vercelli pareva un’utopia per un Novara sparito dal calcio professionistico. Si torna a viverlo con il pubblico come non accadeva al di là del Sesia addirittura dal novembre 2018. Ci sarà una grande atmosfera perché sia Novara che Pro Vercelli si sono accostate a questa stagione con grandi ambizioni. Giochiamo davanti alle telecamere delle Rai facciamo vedere all’Italia intera che il Novara è tornato ed è tornato per recitare un ruolo da protagonista Forza Novara sempre!!!
Massimo Barbero
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