| L'editoriale Azzurro
				
				
domenica 29 novembre 2020 - 21:14 di Massimo Barbero
 
 
      Ma vi ricordate com’era cominciato questo maledetto 2020? 
 Se  paragono quegli spalti gremiti carichi d’entusiasmo nella gara d’esordio  con il Monza al grigiore ed alle preoccupazioni odierne mi sale un  magone terribile. 
 
 Chissà se la famiglia Rullo si rende conto di aver  dissipato in pochi mesi un tale patrimonio di passione, di non aver  ricambiato la fiducia di chi aveva accolto il cambiamento societario con  tanto entusiasmo. Tra l’ovazione di gennaio e gli striscioni di ieri  c’è di mezzo un mare di incomprensioni, silenzi e mezze bugie ancor più  che di risultati negativi. E soprattutto, al proposito, chissà se la  famiglia Rullo si rende conto di aver dissipato il valore tecnico di una  squadra che oggi non è nemmeno lontana parente di quella che lo scorso  inverno correva e lottava su ogni pallone.               
           Vengo subito al dunque. Quella della fideiussione è una storia  brutta, da far venire il mal di testa. Perché almeno la domenica  vorremmo scrivere solo di calcio, di terzini e centravanti e non di  vicissitudini bancarie. Perché troppe volte in questi mesi dalla  proprietà ci sono arrivate delle rassicurazioni in merito quando  evidentemente non c’era nulla di cui essere rassicurati.               
           Invito la dirigenza azzurra a convocare una conferenza stampa per  spiegare qual è la situazione odierna, quali sono i prossimi passaggi e  quali sono state le tappe di questa vicenda, da fine agosto ad oggi.  Difficile invocare l’unità di intenti se non c’è chiarezza alla base.               
           Invito l’Amministrazione Comunale con in testa il sindaco Canelli  (Fedelissimo doc) a vigilare sull’intera vicenda ed eventualmente,  speriamo proprio di no, a programmare un’operazione salvataggio per non  disperdere un così grande patrimonio sportivo cittadino.               
           Torniamo alle vicende di campo per dire che Novara-Albinoleffe non  poteva che essere una brutta partita. Perché sono sempre brutte le  partite che giochiamo con l’Albinoleffe (e diventano belle solo quando  vinciamo per un episodio come l’anno scorso) e perché sono sempre brutte  le partite che giochiamo contro chiunque in questo periodo e dunque  sommando i due fattori non poteva che uscire lo spettacolo calcistico  davvero modesto a cui abbiamo assistito.               
           Per fortuna la paratona di Lanni sul rigore di Manconi ci ha evitato  almeno la beffa di incassare l’ennesima sconfitta con la firma del gol  dell’ex. E ci ha risparmiato di sentire i commenti di coloro che  avrebbero sentenziato: “mi è sempre piaciuto quel ragazzo… non so proprio perché l’abbiano dato via…”.               
           Ora chi scrive augura di cuore a Jacopo le migliori fortune. Sarei  contento di vedergli finalmente esprimere le sue qualità come pare stia  facendo da febbraio (Giana) ad oggi. Però si può dire tutto tranne che  il Novara dal 2014 al 2019 non gli abbia concesso una bella serie di  possibilità di mettersi in mostra (in azzurro o in prestito) tutte (o  quasi) sciupate. Ludi che è stato suo compagno e conosce bene il suo  valore si è giocato una fetta di credibilità concedendogli un’altra  occasione nel campionato di due anni fa quando è stato a lungo fermo per  infortunio. Voi gli avreste rinnovato un’altra volta il contratto dopo  la stagione targata Viali-Sannino chiusa senza nemmeno un gol in  campionato? Io, sinceramente, all’epoca non l’avrei fatto…               
           Ha ragione Marcolini, non è questione di moduli e diventa un gioco  stucchevole immaginarne uno all’altezza quando in campo nessuno azzarda  un dribbling e non si vedono lo straccio di una triangolazione, di una  percussione o di un’azione in velocità. Il suo Novara ha deluso con il  4-3-3 esattamente come aveva fatto con il 4-3-2-1, con il 4-3-1-2 o con  il 3-5-2. Con questi chiari di luna anche dissertare su una sostituzione  giusta o sbagliata diventa esercizio inutile.               
           Piuttosto ho colto nelle sue parole in conferenza stampa un pizzico di rassegnazione in quel ripetere “non conosco altra strada che non sia il lavoro” e “il cambio di allenatore non ha dato la scossa” ed in questo il confronto con il suo predecessore è improponibile.               
           Se fosse venuto a parlare dopo uno 0-0 come quello di oggi Banchieri  ci avrebbe convinto che… sì avevamo avuto delle difficoltà… però  avremmo potuto comunque vincere 3-0 se fosse entrato quel tiro di Eric  Lanini, quell’altro di Andrea Cisco e quella punizione di Marco Firenze.  Anzi, se fossimo passati in vantaggio subito gli avversari si sarebbero  dovuti scoprire e gli avremmo facilmente infilati in contropiede chissà  quante volte.               
          Solo parole? Forse, ma anche un’iniezione di fiducia ed autostima di  cui questa squadra e questa piazza “grigia metallizzata” avrebbero  tanto bisogno in un momento così difficile… 
 
 Nello sport la convinzione  nei propri mezzi è la base per raggiungere qualsiasi traguardo e questa  squadra in campo dà la spiacevole sensazione di essere la prima a non  crederci. 
 
 E di conseguenza…Forza Novara Sempre!
 
 Massimo Barbero
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