L' Editoriale Azzurro
domenica 22 novembre 2020 - 09:42
di Massimo Barbero
Vietato sbirciare la pagina 214 del televideo, meglio evitarsi una bella dose di magone…. Tra recuperi, anticipi e posticipi… il Novara, pur senza giocare, continua a scivolare sempre più in basso. Non è passato neanche un mese, ma sembra trascorso un secolo dalla sera del 25 ottobre quando, dopo l’1-0 di Bove alla Carrarese, quella stessa pagina 214 televideo indicava il Novara capolista virtuale con 15 punti all’attivo. Sarebbe bastato concretizzare almeno una delle numerose palle gol per il raddoppio sciupate in avvio di ripresa per rimanere in testa da soli per un paio di settimane…
Cos’è successo in questo lasso di tempo? Che fine ha fatto il miglior Novara della stagione che avevamo ammirato contro la truppa di Baldini? Introvabile ed irriconoscibile nella nebbia di Sesto ed ancora nei secondi tempi fatali contro Renate e Lecco. Due fattori hanno contribuito a determinare le sofferenze novembrine. Dopo mesi di immunità sono arrivati i contagi in serie anche a Novarello generando comprensibili paure e togliendo ai tecnici che si sono succeduti in panchina alternative da inserire a gara in corso e soprattutto, nelle ultime due gare, due titolari inamovibili come Cagnano e Panico. Il cambio in panchina ha fatto il resto. Non fraintendetemi, Marcolini è qui da sole tre settimane e non ha responsabilità specifiche. Ma quando si esonera l’allenatore di una squadra che sta andando benino il rischio di peggiorare le cose è sempre molto alto perché sono maggiori le incognite che i benefici che possono derivare dalla mossa societaria. Inevitabile un confronto con Banchieri che non avrebbe mai tolto Lanini e Zigoni assieme sullo 0-0, né avrebbe mai sostituito Buzzegoli cinque minuti dopo il gol del vantaggio segnato proprio dal nostro capitano.
Ci vuole tempo perché Marcolini possa dare qualcosa di suo a questa squadra, ma il tempo a fine novembre è scarsissimo. Aggiungeteci che un pochettino di sf… nelle ultime tre gare l’abbiamo avuta. Se Carrione non avesse fatto il protagonista… e se non avessimo sbagliato tanto sottoporta… qualche punto in più potevamo averlo senza che nessuno potesse gridare allo scandalo…
A me questo Novara ricorda malinconicamente quello della stagione 1989-90 cominciata tra grandi propositi nel prestigioso ritiro di Selvino e finita con l’ignominiosa caduta tra i dilettanti dopo lo spareggio di Modena con il Pontedera. Anche allora pensavamo che un campionato anonimo rappresentasse il fondo del barile senza rendersi conto che anche nel calcio al peggio non c’è mai fine. Anche allora c’era un centravanti fuori forma (un Gava irriconoscibile) e tanti nomi che rappresentavano altrettante figurine ormai sbiadite (Brilli, Gilardi, Diodicibus).
Questo spazio però è nato e si è costruito con il proposito di portare settimanalmente un po’ di positività e fiducia, nei limiti del possibile. Ed allora provo a ridisegnare il Novara con un 3-4-3 propositivo, simile a quello di Renate e Lecco che ci hanno appena battuto. Un modulo che potrebbe esaltare le tante sottopunte e mezzepunte che popolano il nostro organico. Non è pensabile toccare ancora la difesa e dunque ripartiamo da lì, con Sbraga Migliorini e Bove davanti a Lanni (e Bellich e Pogliano prime alternative). A destra secondo me meglio Natalucci di Lamanna, a sinistra Cagnano intoccabile. Quando si insegue un risultato si può anche pensare di giocare con un esterno più offensivo: Cisco o Piscitella da piazzare sulla destra, addirittura Panico sulla sinistra. In mezzo Bianchi e Collodel potrebbero alternarsi per affiancare “Buba” (Mbaye è parso fuori condizione). Davanti giocherebbe uno solo tra Lanini e Zigoni. Le mezzepunte? Ci sarebbe l’imbarazzo della scelta: Panico, Gonzalez, Firenze, Cisco, Piscitella, Schiavi, Zunno forse Ivanov o lo stesso Lanini…. Che ne pensate?
Quello che conta però è il campo e non ci resta che attendere prestazioni decisamente diverse dalle ultime. La speranza che queste due settimane di lavoro siano davvero servite a Marcolini per ridare fiducia alla truppa.
Basta una sola domenica vuota per sentire già la mancanza delle maglie azzurre… Forza Novara sempre!!!
Massimo Barbero
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