L'editoriale Azzurro
domenica 08 novembre 2020 - 21:12
di Massimo Barbero
Ci risiamo.
A gennaio avevo scritto un “editoriale” carico di livore per i favori arbitrali goduti dalla piccola Juve nel pomeriggio di San Gaudenzio attirandomi anche qualche critica…
A quasi dieci mesi di distanza la solfa non è cambiata ed il rischio è quello di risultare monotoni. Non sarà colpa di Agnelli, Paratici e compagnia cantante… ma quando in C le maglie bianconere (o arancioni) incrociano qualche fischietto dalla personalità scarsa l’ossequiosa deferenza si trasforma in un metro di giudizio non uniforme, che porta a valutare episodi simili nelle due aree di rigore in maniera diametralmente opposta.
Non mi dilungo oltre rimandandovi alla dettagliatissima moviola postata in tempi rapidissimi dagli amici di “Novarasiamonoi”.
Peccato perché fino all’espulsione di Panico stavamo assistendo ad una bella partita, forse alla più divertente di questo strano campionato. Fino all’intervallo per merito di una Juve Under 23 che non è più un mix di senatori ed ex talenti falliti, ma finalmente una squadra piena di elementi giovani, di grande qualità ed indubbie prospettive (Felix Correia in primis).
Ad inizio ripresa invece per la vena di un Novara che, dopo aver cambiato modulo, ha avuto subito due grossissime opportunità per passare in vantaggio (Israel strepitoso su Lanini e Bianchi).Marcolini con la scelta di cambiare schieramento dopo l’intervallo ha confermato quel buonsenso e quella concretezza che ho sempre apprezzato nella sua carriera ancora in rampa di lancio.
Intendiamoci, io non avrei mai cambiato Banchieri perché non c’era una sola ragione per farlo. Ma, preso atto della realtà del suo esonero, la scelta del suo successore mi trova invece pienamente d’accordo e particolarmente ottimista.
Due anni fa, di questi tempi, quando la panchina di Viali cominciava a scricchiolare il tecnico che avrei ingaggiato di corsa era proprio Marcolini. L’ex centrocampista di Atalanta e Chievo era reduce dalla cancellazione dell’Avellino. Nella stagione precedente aveva fatto viaggiare l’Alessandria ad una media punti strepitosa fino alla beffa play off con la Feralpi Salò. Senza dimenticare ovviamente la Coppa Italia con cui aveva arricchito la bacheca dei grigi. Lo scelse un inguaiatissimo Albinoleffe che con lui cominciò la risalita.
Di Marcolini mi ha sempre colpito l’estrema semplicità con cui si accosta alla materia calcistica. Non occorrono formule astruse o chissà quali tatticismi per essere dei grandi allenatori. In fondo basta mettere gli uomini al posto giusto, trasmettere serenità e positività a squadra ed ambiente senza aver la presunzione di voler inventare l’acqua calda.
In questo ravviso delle analogie con il ripudiato (dalla dirigenza, ma apprezzato dalla critica e dalla gente) Banchieri.Mi aspettavo di vedere in campo sin dal primo minuto il Novara con il 3-5-2 che aveva caratterizzato gli inizi di carriera di Marcolini (ricordate il suo Real Vicenza che ci rifilò tre pere?). Evidentemente il nuovo tecnico ha preferito non stravolgere subito l’abitudine della difesa a quattro salvo poi non esitare a correggere rotta alla luce delle difficoltà della prima frazione.
Però il 3-5-2 è forse l’abito più adatto per questo Novara che ci consente il lusso di schierare una mezzala come Firenze, due esterni di spinta quali Cagnano e Natalucci e magari di alternarli, a seconda dell’andamento delle partite, con i vari Cisco, Piscitella e persino Panico.
Il 4-3-1-2 è un modulo che in un passato ormai lontano ci ha regalato soddisfazioni ineguagliabili, ma la scalata di Tesser non sarebbe stata tale senza l’intuizione di Motta trequartista. Quando abbiamo spostato Simone da lì per sostituirlo con un Pinardi, un Mazzarani o un Lazzari la magia è si è spenta di colpo.
Nell’organico attuale chi ha le caratteristiche per fare il trequartista alla Motta? Non credo Panico che ha altre qualità e si è espresso meglio quando è partito da posizione defilata. Servirebbero esperimenti che dopo 9 giornate di campionato non abbiamo più tanto tempo di fare.
Meglio andare sul concreto anche perché nelle ultime settimane di punti ne abbiamo fatti pochini (5 nelle ultime 5 giornate). Via libera dunque a quel 3-5-2 che trasformò in corsa la media punti del Novara di Toscano che da metà ottobre cominciò finalmente a sfruttare tutte le proprie potenzialità ed a battere con regolarità (magari senza dare spettacolo) avversari dall’organico inferiore.
La trasferta di Lecco è vicinissima, ma permettetemi di chiudere questo mio commento con uno sguardo al passato per scrivere un Grazie di cuore ad un tecnico dalle straordinarie qualità umane e professionali quale Simone Banchieri.
Ciao mister, come mi hai ripetuto più volte al telefono, sarai sempre uno di noi…
Forza Novara sempre!!!
Massimo Barbero
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