L'editoriale Azzurro
domenica 14 giugno 2020 - 08:00
di Massimo Barbero
La figura meno nobile della settimana spetta al Comitato Tecnico Scientifico che, dopo aver ripetuto all’infinito che “sulla quarantena dei calciatori non si fanno sconti”, ha calato le braghe proprio a poche ore dal calcio d’inizio di Juve-Milan senza che nel frattempo fossero maturate valide ragioni sanitarie per un cambiamento di rotta.
Anche l’Associazione Calciatori ci ha messo del suo polemizzando per gli orari pomeridiani delle partite di A. Una battaglia che perde gran parte del proprio senso ove si legge che quasi tutte le gare del primo turno della B si disputeranno tra le 17.30 e le 18.
Come si suol dire… tanto rumore per nulla visto che il caldo non scema a seconde delle categorie.
Piuttosto… se davvero giocheremo questo Novara-Albinoleffe mercoledì 1 luglio non sarebbe male piazzarlo in orario serale o appena preserale (le 19?) in modo da consentire alla gente che lavora di guardarsi tranquillamente la partita a casa senza assurdi dribbling tra impegni assortiti.
A proposito… la data del 1 luglio mi fa venire in mente un’altra cosa di fondamentale importanza…. la scadenza dei contratti dei calciatori fissata al 30 giugno… E se fosse questo problema a bloccare tutto? Possibile che si sia arrivati ad una settimana dai recuperi della A senza aver risolto la questione?
Dopo più di 3 mesi intanto il Novara Calcio ha di nuovo una partita da preparare, un avversario da studiare. Dopo il derby inseguito per un paio di settimane (con in mezzo il pensiero, subito sfumato, di poter affrontare Carrarese o Renate) c’è stavolta l’Albinoleffe nel mirino.
Ne parleremo più avanti perché tante cose possono capitare da qui a fine mese.
Chi più di tutti meriterebbe il ritorno in campo è mister Banchieri per la sua ostinata convinzione che qualcosa sarebbe successo prima del “rompete le righe” di fine stagione che ne ha fatto uno dei più convinti sostenitori della ripresa, anche quando sembrava ormai scontato il contrario.
Certo l’idea del “Piola” a porte chiuse mette una tristezza difficile da arginare, ma purtroppo questa è la realtà nella quale viviamo. Con un po’ di fantasia (ma qualcuno ci ha già pensato, mi pare in Danimarca) si potrebbe trasformare il parcheggio dello stadio in un gigantesco “drive in” dove ciascuno seguirebbe la partita dal tablet (o ascoltando la radiocronaca di Faranna) facendo un po’ di tifo con i finestrini abbassati.
Piccole fantasie domenicali… Sarò un po’ infantile… ma è stato comunque bello guardare in tv un modesto Juve-Milan che per un paio d’ore ci ha regalato una parvenza di normalità.
Onestamente ero stufo di rivedermi il pur spettacolare Francia-Brasile del 1986. Non è stata una gran partita però si sono visti eccessi di agonismo (vero Rebic?) che in Bundesliga parevano frenati almeno nelle prime esibizioni dopo la ripresa.
Di certo la condizione dei giocatori in campo non poteva essere granchè visto che è stato vietato loro di svolgere allenamenti anche individuali per oltre due mesi.
Il ministro Spadafora dovrebbe spiegarci perché gli aveva permessi agli atleti delle altre discipline sportive che di fatto ad oggi non hanno ancora ripreso le proprie competizioni e non ai calciatori che poi sono stati mandati in campo per primi in un gigantesco spot in diretta Rai volto a dimostrare che l’Italia riparte.
Faceva un po’ di tenerezza vedere CR7 tentare i suoi soliti movimenti con la rapidità di Beppe Folli a conferma che le eccellenze fisiche di questi tempi sono ancora più importanti delle qualità tecniche.
E’ lontana l’epoca di Maradona o Platini capaci di regalare spettacolo anche in condizioni precarie.
L’ultimo pensiero della settimana è per il signor Algoritmo che ci ha fatto andare fuori di testa quando abbiamo saputo che il Siena era stato penalizzato di 1 solo punto invece che di 2. Fino a pochi mesi fa riconteggiare la classifica sarebbe stato semplice.
Venerdi invece risultava difficile capire perché due squadre con gli stessi punti e le stesse partite giocate (Albinoleffe e Siena) fossero l’una dietro e l’altra davanti al Novara. In realtà qui l’algoritmo ha rivelato tutta la propria debolezza (o forza, a seconda dei punti di vista) perché nel proiettare i punti che il Siena avrebbe conquistato da qui alla fine della stagione non tiene conto della penalizzazione “extracampo”.
Francamente meglio soluzioni più semplici quali la media punti. O in maniera ancor più credibile… la classifica aggiornata all’ultima giornata in cui tutte hanno giocato. Con la penalizzazione del Siena… il Novara sarebbe stato quinto… un piazzamento che fotografa in maniera adeguata il valore del cammino degli azzurri fino allo stop…
Forza Novara sempre!!!
Massimo Barbero
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