Le migliori coppie d’attacco del Novara calcio
martedì 17 marzo 2020 - 08:50
(seconda puntata): Marco Romano – Ezio Rizzotti
Nella prima puntata abbiamo raccontato la coppia Campione del Mondo Silvio Piola-Piero Ferraris II.
Adesso facciamo un passo indietro, agli anni trenta per ricordare un’altra formidabile coppia, quella formata da Marco Romano e da Ezio Rizzotti.
La coppia d’attacco di un Novara degli anni trenta che (dicevano i vecchi) è stata una fra le migliori squadre azzurre di sempre, conquistando due promozioni in serie “A”(nel 1936 e nel 1938) e portando alla Nazionale “B” giocatori come Mornese, Galimberti, Romano e Caimo.La coppia di attacco di quegli anni era composta da Marco Romano ed Ezio Rizzotti (lasciando da parte colpevolmente Otello Torri che ha giocato poco causa grave infortunio).
Marco Romano era di Ponte Chiasso, frazione di Como (1910-1952), e si era messo in luce nella squadra locale, portandola dalla “C” alla “B”. Centravanti elegante, ma potente, aveva nel tiro bruciante la sua migliore specialità.
Il Novara conosceva questo giocatore perchè l’aveva visto all’opera nel campionato 1932-1933, come avversario. Nelle due partite della stagione Romano aveva segnato tre gol al nostro portiere Zamberletti e poi aveva vinto la classifica marcatori con 29 gol.All’avvio del campionato 1933-1934 arrivò a Novara l’allenatore ungherese Arpàd Weisz che impostò la campagna acquisti in accordo con il commissario tecnico avvocato Bocca.
La prima mossa fu di chiedere al Como il centravanti Marco Romano, al quale la dirigenza comasca aggiunse il portiere Guarisco e il giovanissimo terzino Galimberti. La cifra spesa per quei tempi fu altissima, ma il sacrificio venne ben ripagato.Nel campionato 1934-35, Romano segnò 30 gol, fu capocannoniere del campionato, con il Novara che sfiorò la promozione in “A” (fu secondo dopo il Genoa, e in quell campionato vigeva una promozione soltanto).
Promozione che puntualmente si verificò la stagione successiva 1935-1936 con allenatore un altro ungherese, Beckey. Romano mise a segno 31 gol, fu secondo nei cannonieri dopo Vinicio Viani della Lucchese, e risolse molte partite della squadra azzurra, soprattutto l’ultima decisiva a Pistoia, 1-0 con sua rete.
Marco Romano ha giocato 97 partite con il Como (70 reti); e ben 178 con il Novara, con quattro campionati di serie “A”, con un bottino totale di 96 reti che lo segnala come primo marcatore del Novara di ogni tempo, seguito da Raffaele Rubino (87 gol) e da Silvio Piola (86).
Un grande centravanti morto troppo giovane a 41 anni, dopo aver concluso la carriera a Como, Catania (ancora 26 gol) e Taranto. Un idolo dei tifosi novaresi di prima della guerra.A fianco di Romano ha giocato sovente a fianco di validi attaccanti e mezzeali.
Uno di questi partner fu Ezio Rizzotti, novaresissimo, di professione maniscalco, nato nel 1912, e cresciuto nelle file della squadra del Circolo Cairoli del borgo di Sant’Andrea, Novara.
Ala sinistra velocissima, iniziò con la maglia del Novara nel 1930 e poi fu Azzurro a vita per sette campionati e 206 partite, con un bottino di 71 gol. I suoi tiri mancini erano velenosi e sorprendevano i portieri. Ha concluso la carriera come giocatore e allenatore nel Pavia.Poi è partito come militare per la disastrosa campagna di Russia, dalla quale è tornato in condizioni precarie che ne hanno causato la morte nel 1943, a soli 30 anni.Al suo attivo, oltre i 71 gol, la promozione in serie “A”nel 1936, e poi un campionato di serie “A” 1936-1937 con undici gol all’attivo fra cui una tripletta alla Triestina.
Era nonno di Carlo Magretti, l’attuale addetto stampa del Novara calcio ed in precedenza fondatore di questo sito.
Marco Romano, in quegli anni d’oro del calcio novarese dal 1932 al 1942, ebbe diversi compagni di squadra bravissimi, oltre a Rizzotti, come Otello Torri, centravanti pirotecnico e capocannoniere della serie “B” nel 1938, la classica mezzala Remo Varsaldi, il lomellino Mariani, il carpignanese Paolino Piola (primo cugino di Silvio), il bustocco Pellagatta e Angelo Galli.
Gianfranco Capra |