L'intervista a Valerio Foglio
giovedì 07 febbraio 2019 - 13:00
Ex di Novara e Carrarese...
Valerio Foglio è un giocatore che ha girato un sacco di squadre. E praticamente ovunque si è fatto apprezzare per le proprie qualità tecniche e per la sua naturale semplicità.Di sicuro è stato così anche a Novara e Carrara, piazze che ha aiutato a raggiungere i rispettivi obiettivi sul campo.
Ora ci riprova a Legnano dove ha vissuto una delle tappe più esaltanti della propria carriera, la stagione che l’ha lanciato in serie B, una decina di anni fa: “E’ stata una scelta di cuore – racconta – sono tornato nella squadra della mia città dove tutti mi apprezzano. Sono contento di averlo fatto anche se un pizzico di dispiacere rimane perché pensavo di meritare ancora uno spazio tra i professionisti. Ora però penso solo ai lilla. Contavamo di essere più avanti in classifica a questo punto del campionato, ma la Castellanzese va forte. Noi però di certo non molliamo”.
Torniamo ai ricordi belli, a quei cinque mesi con Toscano in panchina che ci regalarono una promozione sofferta ed esaltante. Foglio ha segnato un solo gol in azzurro. Una rete (contro l’Alessandria) che però si è rivelata determinante nel farci riprendere la corsa dopo aver messo assieme soltanto 2 punti nelle prime 3 gare del 2015 e con i grigi presto in vantaggio nel nostro stadio: “Mi ricordo bene quel tiro e quella deviazione. E’ stato un gol tremendamente importante perché era la mia prima partita casalinga con la maglia del Novara ed era fondamentale per me partire col piede giusto. Per fortuna è andato tutto bene ed abbiamo vinto grazie a quel capolavoro di Dickmann”.
Valerio era in campo anche il 1 maggio, in quel pomeriggio vietato ai deboli di cuore della doppia sofferenza legata anche al risultato di Monza-Bassano: “I miei ex compagni mi hanno fatto un grande favore… ma non fu facile nemmeno per noi contro l’Arezzo di Capuano. Da quando sono arrivato a Novara abbiamo vinto tutte le partite in casa da gennaio in poi. Non è una cosa da poco”.
La sua avventura in azzurro è sostanzialmente finita lì perché l’estate successiva non ha nemmeno avuto il tempo di provare a convincere Baroni circa l’opportunità della sua conferma: “La scelta di farmi operare alla spalla è stata presa d’intesa con la società. Ora rimane un punto di domanda su quel che sarebbe accadere se avessi deciso diversamente. E’ andata così e quell’anno in B il Novara ha disputato un campionato stratosferico…”.
Nell’estate del 2016 Foglio è passato alla Carrarese, all’inizio di un nuovo ciclo per il club toscano: “C’era una società nuova ed un mister che non mi conosceva. Mi sono presentato con grande umiltà ed alla fine abbiamo centrato la missione salvezza. Reputo anche quello un buon campionato per me”.
In quella squadra con Foglio militavano anche Bastoni e Migliavacca: “sono due ottimi giocatori. Paolino al momento sta trovando poco spazio, spero possa avere chances maggiori. Bastoni a Carrara ha fatto molto bene. E’ un grande acquisto”.
Anche lì Valerio si è fermato un solo anno. Con il rammarico di non aver giocato nella formazione allenata da un grande tecnico come Baldini che avrebbe presumibilmente esaltato le qualità propositive di un esterno come lui, molto bravo a spingere: “di sicuro mi sarebbe piaciuto giocare nell’attuale Carrarese. E pensare che un contatto a gennaio c’era stato. Ma io, come sempre, mi sono comportato bene. Non ho tradito la fiducia della Giana che purtroppo però l’estate successiva non mi ha poi confermato”.
Un pezzo di cuore Foglio l’ha lasciato anche allo “Stadio dei Marmi”: “non mi sbilancio sulla partita di domenica anche perché sono legato ad entrambe le società. Di certo Novara-Carrarese sarà una bella partita. E’ un campionato strano, è difficile giudicare la classifica perché cambia ogni settimana tra recuperi e società che saltano. Il Novara ha tutti i mezzi per disputare un girone di ritorno importante e, se sarà necessario, anche dei play off alla grande”.
Valerio è simpatico e sempre sorridente. Si incupisce solo al pensiero di certe recenti esperienze professionali che ricordano il dramma vissuto attualmente dai colleghi che militano nella Pro Piacenza, nel Matera e forse pure in altri club: “sono stato parecchio sfortunato. A Monza, per convincermi a scendere dalla B, mi avevano proposto un triennale ed un progetto ambizioso. Ma ad ottobre già si era capito che tutto sarebbe saltato. A Pavia le cose sono andate diversamente. Quando sono arrivato a gennaio non c’era sentore di una crisi del genere ed invece di colpo hanno smesso di pagare. Sono situazione brutte. Soprattutto per i giovani che vivono lontano da casa e faticano a far fronte alle spese. In settimana invece di allenarsi si continua a parlare dei propri guai…”.
Ed allora chiudiamo con un bel pensiero, che viene dal cuore: “Saluto con grande piacere tutti i tifosi azzurri ed il direttore Ludi che ho avuto la fortuna di avere come mio compagno di squadra. Vi auguro di gioire alla fine come è capitato a noi quattro anni fa…”.
Massimo Barbero
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