L'intervista a Marco Guerra
giovedė 15 novembre 2018 - 09:00
4 chiacchiere con il difensore centrale ex Novara e Cuneo...
“Il mio gol a Cuneo? Certo che me lo ricordo. Di testa, su calcio d’angolo. Ho ancora la cassetta a casa…”.
A parlare è Marco Guerra, il difensore azzurro che ci ha regalato l’unica vittoria al “Fratelli Paschiero”. Era il 1 aprile 1990, ma quello si rivelò un pesce d’aprile estremamente amaro per noi visto come è finita quella stagione.
“Mi fa piacere che tu mi abbia chiamato – attacca Guerra ancor prima di concedersi alle nostre domande – perché ci tenevo in modo particolare a scusarmi con i tifosi del Novara per quella retrocessione. Non lo meritavano davvero… e mi spiace aver dato loro un dispiacere del genere”.
Però la retroguardia fu l’unico reparto a salvarsi in quella disgraziata annata. Chiudemmo terzultimi, ma con una delle difese meno battute del girone: “Di gol ne segnavamo davvero pochi – aggiunge Guerra – ma non sono discorsi da fare. Siamo retrocessi tutti assieme, punto e basta. Tra l’altro io non ho nemmeno giocato per scelta tecnica quello spareggio di Modena. Ma non credo che con me in campo le cose sarebbero cambiate…”.
E pensare che ad agosto le aspettative erano ben diverse. Si pensava che il secondo Novara di Fedele potesse migliorare il terzo posto del campionato precedente: “Arrivavo da Alessandria insieme a Brilli. Coi grigi eravamo stati promossi in C1. Mi ricordo l’esordio in azzurro, in Coppa in un derby vinto contro la Pro Vercelli, marcavo Murgita. Firmai un biennale, ma dopo la retrocessione rimasi svincolato. E pensare che dopo la vittoria di Cuneo pareva fossimo tranquilli. Avevamo 6 punti di vantaggio sul Pontedera che si mise invece ad andare fortissimo con un Caponi scatenato là davanti…”.
Cuneo era evidentemente nel destino di Marco Guerra visto il suo passaggio in maglia biancorossa sin dall’estate successiva: “A Cuneo rimasi due stagioni. Il primo anno andammo molto bene chiudendo al quinto-sesto posto. Nel secondo campionato invece arrivò una retrocessione inattesa. Incontrammo diversi problemi dopo l’esonero di mister Barlassina…”.
Nella carriera di Guerra c’è un altro passaggio che rende la sua intervista particolarmente attuale: “Ho giocato nello Spezia con Sergio Borgo ed Alberto Boggio. Anche negli ultimi anni da calciatore Sergio era un tipo molto carismatico nel nostro spogliatoio, una persona intelligente ed un condottiero”.
Marco Guerra opera ancora nel calcio: “faccio il direttore sportivo in una società dilettantistica, ma come attività principale gestisco un negozio di articoli e materiale sportivo qui a Genova. Onestamente la C la seguo poco. So che al Cuneo è arrivato Roberto Lamanna. Saluto tutti i tifosi azzurri e mi scuso ancora per quel dispiacere di tanti anni fa…”.
Massimo Barbero
|