L'editoriale Azzurro
domenica 28 ottobre 2018 - 09:39
di Massimo Barbero
“Semel in anno licet insanire…”. Stavolta ho disubbidito persino al Direttore Faranna che mi chiedeva di predisporre un editoriale anche all’indomani dell’ennesimo Pontedera-Novara saltato.
Perdonatemi, ma non ne avevo proprio voglia.
Dire che la questione ripescaggi mi abbia nauseato è un mero eufemismo. Alla nausea ero arrivato già il sabato pomeriggio del primo viaggio per Pontedera interrotto, quasi un mese e mezzo fa. Ora siamo oltre, ben oltre, tanto che ben difficilmente dalla mia tastiera sarebbe uscito qualcosa di apprezzabile…
Qualche volta meglio il silenzio come mi suggerisce spesso (e quasi sempre invano) l’amico Antoniazzi…Tanto qui vale tutto ed il contrario di tutto…
Mercoledì il Tar non ha usato giri di parole su Fabbricini: “l’ha combinata bella, non aveva il potere per ridurre il format della B, tantomeno senza interpellare le altre leghe…”.
Tre giorni dopo il Consigliere Perotti, in un succinto decreto, ha scritto quasi l’esatto opposto. Ed allora? Si colpevolizza spesso (e di frequente non a torto) la giustizia sportiva… ma in questa vicenda le contraddizioni maggiormente marcate sono arrivate proprio dal Collegio di Garanzia del Coni e, ancora più in alto, dagli organi statali della Giustizia Amministrativa (per due volte la partita della nostra prima giornata è stata rinviata in extremis per provvedimenti del Tar quasi subito sconfessati).
Per un crudelissimo incrocio del destino, l’Assemblea straordinaria di Lega B giovedì si è conclusa proprio nei minuti in cui nel silenzio di un ospedale Sara Anzanello si arrendeva alla fine di un lungo tie break, ahinoi il più importante.
Mai come l’altra sera gli strepiti provenienti da Via Ippolito Rosellini, per quanto inconsapevoli, mi sono risultati veramente sgradevoli ed insopportabili al cospetto della coraggiosa battaglia combattuta sino allo scambio conclusivo, con lucida consapevolezza, da una Campionessa. Da una parte lo sport vero, quello che impari da ragazzino vincendo e perdendo sul campo e dividendo gioie e dolori nel chiuso di uno spogliatoio che diventa inevitabilmente palestra di vita. Che ti prepara e ti tempra anche per difficoltà che nessuno pensa mai di dover affrontare, ma che qualche volta, purtroppo, capitano. E quasi sempre, ahinoi, ai Migliori. Dall’altra l’arroganza di chi sottomette anche lo sport ai propri interessi, ai giochi di potere.
Grazie Sara per averci ricordato fino all’ultimo istante, con quel messaggio “social” da condividere e portare nel cuore, che la Vita è un bellissimo dono e lo Sport resta una delle sue manifestazioni meglio riuscite. E che il tempo non va sprecato correndo dietro a cose, persone o situazioni che non meritano nemmeno un briciolo della nostra attenzione…
Peccato che pensieri tanto nobili si siano mischiati quasi subito alla constatazione che assieme alle partite di C erano state sospese, ancora una volta, anche quelle del campionato “Berretti” (in precedenza era successa la stessa cosa per Under 17 ed Under 15).
Ma mi spiegate che c’entrano i giovani in tutto questo? I ragazzi hanno bisogno di giocare, al di là del risultato e delle categorie. Solo così possono crescere, come uomini e come calciatori. Perché mai fermare le loro partite per le mattane dei grandi???Sui “pupari” non voglio più sprecare una riga. Preferisco concentrarmi sul neopresidente federale Gravina.
Di certo, comunque vada a finire, dovrà essere considerato il meno colpevole di una situazione che l’ha visto a lungo spettatore ed ora quasi vittima, un po’ come tutti noi. Però dal giorno in cui ha varato i calendari di C (12 settembre) avrebbe dovuto imboccare una linea chiara e netta: o tutti in campo o tutti fermi fino alla decisione finale. Senza differenziazioni, marce indietro, contentini o ripensamenti.
Quello a cui stiamo assistendo non potrà mai essere un campionato di C regolare…Ripenso con un amaro sorriso alle parole del sottosegretario Giorgetti al momento del varo del “suo” decreto ai primi di ottobre. Suonavano più o meno così: “nel giro di una settimana il Tar deciderà se ci saranno essere i ripescaggi e chi dovrà essere ripescato”.
Mercoledì mattina il Tar effettivamente l’ha deciso: “B a 22 squadre e Novara tra le ripescabili”. Ed allora perché non siamo andati a Crotone o a Carpi? Semplicemente perché ogni ricorso chiama un altro ricorso eppoi un altro ancora. Sulla questione “D4” (criteri per i ripescaggi) il Novara ha vinto in tre gradi di giudizio (ed un quarto organo non si è pronunciato, dapprima per sopravvenuta carenza di interesse ed adesso perché non più competente) ed ancora non è finita perché la Ternana ha fatto ricorso al Consiglio di Stato.
5 gradi di giudizio??? Per un omicidio volontario, che io sappia, ne bastano 3!!!Il mio calcio è un’altra cosa.
E’ il calcio degli amici “Clem”, Bartolomeo e “Fabione”, così apparentemente diversi, ma così tremendamente uguali nel vivere la loro smisurata passione azzurra. E di gente come loro che mercoledì pomeriggio si era ritagliata uno spazio per esserci comunque a Pontedera, al di là degli impegni famigliari e lavorativi ed incuranti della stanchezza di un lungo viaggio con ritorno in piena notte.
Quando scoraggeremo definitivamente anche questa gente… sarà davvero la fine… E non avrà più molto senso passare le giornate a scrivere o parlare di uno sport che ha perso il benchè minimo rispetto nei confronti degli appassionati più fedeli…
Domenica giochiamo a Vercelli? Forse sì e magari prima o poi ci diranno pure quando… Forza Novara sempre!!!
Massimo Barbero
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