L'ItaGLia degli errori e degli orrori
giovedė 25 ottobre 2018 - 18:49
ci sarā mai un punto conclusivo a questa assurda vicenda?
Un giorno ci diranno che eravamo su Scherzi a Parte. Oppure un giorno capiremo che abbiamo vissuto davvero qualcosa di inimmaginabile.
Una farsa iniziata in piena estate e che si sta protraendo in pieno autunno; persino il meteo sembra esser rimasto a quei caldi giorni agostani quando un Commissario si mangiò letteralmente la parola e firmò un documento che diede vita al caos.
Qualche giorno fa ho letto uno stralcio di un’intervista rilasciata dalla stesso Fabbricini che diceva testuali parole “tornassi indietro non lo rifarei”. Benissimo, fa sempre piacere assistere al mea culpa di un Professionista. Ma per il disastro provocato a diverse società e a migliaia di tifosi, può bastare un “scusatemi” e una stretta di mano?
In un Paese corretto, assolutamente no. Ci sarebbe un Tribunale che valuterebbe in soldoni i danni provocati da una persona che “illegittimamente” ha preso una decisione che non gli spettava. Non lo poteva fare.
Invece siamo nel Bel Paese, dove mai nessuno è responsabile, figuriamoci nello sport. C’è un Presidente di Serie B che nonostante sentenze avverse va avanti per la propria strada, minacciando azioni legali a destra e manca e facendo ricorso su ogni cosa. Un atteggiamento congruo alla sua volontà di dilatare i tempi almeno fino alla fine del campionato. Perché è questo il giochino costruito da Mauro Balata.
Si è messo in testa che il suo ragionamento sul format Serie B a 19 era quello giusto e da li ha iniziato una battaglia “illegittima”, fregandosene di tutti e di tutto. Fregandosene di una piccola ma corretta dimensione chiamata Virtus Entella oppure di gare rinviate di diverse società. Per le serie “a me, che interessa?”
Siamo al 25 ottobre e da ieri attendiamo le decisioni del Presidente FIGC Gravina. Perché per avere una vittoria certa in Tribunale, bisognerà attendere Marzo inoltrato. Forse anche più tardi, perché l’ultima geniale idea di Balata è stata quella di fare ricorso al Consiglio di Stato contro la decisione del TAR.
Siamo al 25 ottobre ed esigiamo sapere una volta per tutte il nostro destino. Che sia B o che sia C, vogliamo un punto in fondo a questa assurda vicenda, che comunque rimarrà negli annali e sarà ricordata da tutti come l’ennesima pagina nera di questo calcio italiano così malato, che forse sarebbe meglio lasciarlo morire e ricostruirlo nuovamente con persone al comando leali e corrette.
Siamo al 25 ottobre e vogliamo sapere se si riprenderà a giocare e se il calendario subirà variazioni. Ancora ieri, diversi tifosi delle Società coinvolte, si sono visti vaporizzare euro su euro, destinati al viaggio o all’albergo preso per esser vicini all propria squadra.
Forse sarebbe davvero giunto il momento di dire basta a questo sport, di lasciar andare tutti per la propria strada e disinteressarci completamento di tutto. Perché ogni volta viene calpestata la dignità del tifoso, che non è mai tutelata nelle sedi opportune. Non c’è mai stata una class action che abbia restituito il maltolto ai tanti tifosi che assiduamente vivono ancora per questo sport.
Però, se si mollasse tutti ora, sarebbe un’altra nuova vittoria, se non la più bella, di coloro che quest'estate hanno giocato con la passione di altri, fregandosene di regole certe e ben scritte. E sinceramente, questa vittoria, loro non dovranno mai conquistarla.
Presidente Gravina, è giunto il momento di mettere fine a questo scempio. Una volta per tutte…
Daniele Faranna
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