Intervista ad Alessandro Caponi
giovedė 13 settembre 2018 - 18:00
in esclusiva Forzanovara.net, ecco l'ex di Pontedera e Novara...
C'è un ex giocatore che può comparire nell'immagine di copertina di presentazione della sfida tra Pontedera e Novara? Certo, identikit che porta ad Alessandro Caponi. Colui che ci fece piangere in un caldo pomeriggio di giugno; era il 1990. Ma anche colui che vestì la maglia azzurra per due anni, fortemente voluto da Gigi Del Neri.
L'abbiamo contattato telefonicamente e lui con la consueta gentilezza ha dato parere positivo a questa piacevole chiacchierata...
Alessandro, dopo quasi 4 mesi riparte il campionato di Serie C e il fato mette subito di fronte Pontedera e Novara. Pensieri che volano immediatamente a quel 7 giugno 1990. Che ricordi hai di quella giornata? "fu una giornata particolare. Noi arrivavamo da buon momento di forma e da una serie di risultati a noi favorevoli. Fu una partita strana perchè messa subito in discesa per noi grazie al gol arrivato dopo soli 30 secondi dal fischio d'inizio. Trovai anche una personale doppietta che salvò il mio Pontedera e fece retrocedere un Novara che per la rosa che aveva non sarebbe dovuto arrivare allo spareggio. Fortunamente gli azzurri vennero ripescati e ironia della sorte, sfidarono subito il Pontedera nella prima giornata, questa volta vincendo per uno a zero".
Cosa ti è rimasto dei due anni vissuti in maglia azzurra? "mi volle a tutti i costi Del Neri. Ero un ragazzo estroso e venni a Novara con tantissime aspettative. Potevo dare molto di più, lo ammetto. Influì anche il cambio modulo del mister, che passo' al 4-4-2 e mi mise a fare l'esterno di destra. Io cresciuto come punta ebbi molte difficoltà. Avevamo un bel gruppo, Armanetti, Obbedio. Nel primo anno buttammo letteralmente nel cesso il campionato, perdendo la decisiva sfida con la Solbiatese. Al termine, negli spogliatoi successe un gran casino. In quei due anni ho avuto comunque un ottimo rapporto con i tifosi e anche con il Presidente; una persona fantastica".
E' stata un'estate pazzesca. Mesi vissuti nelle aule di tribunali per quello che noi di Forzanovara.net abbiamo definito un vero e proprio golpe della Lega di B. Che idea ti sei fatto? Si è agito rispettando tutte le regole in essere dell'ordinamento sportivo? "mi sono fatto un idea semplice. Il Novara negli ultimi anni ha vissuto B e A, con una proprietà fortissima e ottimi impianti. Con Barbero ci parlai anni fa e mi disse che a Novara era cambiato tutto rispetto ai miei tempi. In C ci sono squadre che non possono permettersi di pagare enormi ingaggi. Per forza di cose poi non vengono pagati contributi e stipendi. Anno scorso è andata in scena per esempio la farsa dell'Arezzo che è stato fermato per 7 turni, falsando il campionato. Ai miei tempi tutte queste cose non succedevano. Ho giocato dal Meridione ad Aosta. C'erano altre problematiche ma non che non si iscrivevano squadre o che fallivano a stagione in corso. Il cambiamento della B da 22 a 19 è una barzelletta italiana. Hanno fatto un gran casino, confusi e senza senso. Ci sono tanti ragazzi trentenni che rischiano davvero di non trovare più una squadra. Si è agito per capricci e tutto questo fa schifo".
Veniamo al match. Nel Pontedera gioca tuo figlio Andrea. Che tipo di compagine troverà il Novara? "Tra Pontedera e Novara c'è una grossa differenza. Però il Pontedera ha fatto ottimi campionati negli ultimi anni e ha mandato 30 ragazzi a giocare in serie B. Spesso ha laureato propri attaccanti come migliori marcatori del torneo. Ha costruito una rosa giovane con 3-4 over molto esperti. Giocano in un campo sintetico che conoscno a memoria; sanno persino dove rimbalza la palla. Giocare a Pontedera è difficile. Squadre importanti ci hanno perso come Siena, Pisa, Lecce, Frosinone e Livorno. C'è un allenatore riconfermato dopo l'anno scorso e denso di voglia di crescere. Il Pontedera è la squadra più giovane del campionato. Il Novara per vincere dovrà fare partita vera".
Appese le scarpette al chiodo, Alessandro Caponi oggi è? "Ho avuto la fortuna di vedere giocare i miei figli. Non solo Andrea ma anche Manuel che ebbe un grave infortunio in campo e andò in coma. Per fortuna oggi sta bene ma ha dovuto lasciare anzitempo questo sport. Il calcio non mi piace più, faccio il rappresentatnte di una ditta e guardo solo le partite di mio figlio. Domenica (sembra che sia ormai certa la disputa della gara alle ore 20.30) sarò in tribuna, tiferò per lui ma il mio sguardo sarà anche verso il Novara. Dopo 30 anni verrò al Piola nel match di ritorno".
Prima di concludere questa splendida chiacchierata, vuoi fare un saluto ai tifosi novaresi? Che stagione sarà secondo te quella che andrà ad affrontare il Novara? "Il Novara lotterà per vincere il campionato. Me lo auguro. Sono rimasto tifoso azzurro. E' un girone tostissimo, ma gli azzurri possono prevalere. Sarà una battaglia ogni domenica però".
Daniele Faranna
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