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domenica 29 aprile 2018 - 08:57
di Massimo Barbero

Le promozioni in A dell’Empoli sono come gli scudetti della Juve… Nella cittadina toscana le vivono come un evento normale, quasi scontato. Pensavo di venir travolto dall’euforia biancoazzurra ed invece ricordo molto più entusiasmo nelle vie adiacenti al “Castellani” nel settembre 2016, quando alla seconda giornata di campionato il Pisa di Gattuso (Ringhio) ci aveva battuto difendendo fino alla fine un golletto di Lisuzzo segnato (in fuorigioco) in apertura.

A proposito di Gattuso, non indugio oltre ed attacco con i miei più sentiti complimenti al Grande “Jack”, a tutto il suo staff (in particolare agli Amici Dino Lo Curto e Stefano Pavon) ed all’intera squadra azzurra per l’esaltante vittoria in un Campionato Primavera 2 di buonissimo livello. C’è un Novara che soffre e ci fa soffrire… Ed uno che vince e diverte… a conferma che non tutto quello che è stato fatto a Novarello negli ultimi anni è per forza da buttare. Questa promozione in Primavera 1 rappresenta un ulteriore motivo per cercare di raggiungere a tutti i costi il traguardo della salvezza.

Casarini e compagni hanno ora un debito morale anche nei confronti dei loro colleghi più giovani che hanno il diritto di giocarsi e vivere sul campo quello che si guadagnati con un anno di fatiche e risultati.

Inutile girarci intorno, stavolta siamo capitati ad Empoli nel miglior pomeriggio possibile. Con gli uomini gol di Andreazzoli ormai con il pensiero ad una festa idealmente cominciata già lunedì sera dopo l’ulteriore dimostrazione di forza data sul campo del Frosinone. Dal doppio confronto con la capolista usciamo con un doppio 1-1 (con due allenatori diversi sulle due panchine) che era il massimo che potessimo ottenere al cospetto di una squadra che ha stradominato il campionato.

La trasferta di oggi mi ricordava in maniera sinistra, per situazione climatica e posizione di classifica, quella del maggio 2014 quando avevamo sfidato a domicilio l’Empoli di Sarri ad un passo dalla serie A.

Quasi quasi rimpiango quella corsa sfrenata di allora in tribuna stampa da parte di Danny… alla notizia dell’inattesa sconfitta del Varese in casa contro il Brescia nei minuti di recupero… che ci aveva restituito nuove speranze malgrado una sconfitta azzurra quasi “annunciata”…

Ieri alcuni risultati dagli altri campi ci hanno rovinato anche un 1-1 nella tana della prima della classe che alla vigilia tutti quanti avremmo sottoscritto con un pennarello indelebile. Delle rivali hanno vinto proprio coloro (Cesena e Pro Vercelli) che sembravano chiuse dal pronostico alla vigilia di sfide che le vedevano opposte a squadre in lizza per la promozione diretta.

Di solito chi lotta per il secondo posto ad aprile o maggio raddoppia le energie e ben difficilmente lascia qualcosa per strada. In questo week end invece Palermo, Parma e Frosinone hanno perso in blocco lasciando nuovi rimpianti alle inseguitrici (Bari e Perugia in primis) che hanno buttato via tanti punti nelle scorse settimane. E’ l’ennesima conferma di un equilibrio assoluto, spezzato solo dalle motivazioni o dagli episodi.

Sarà una lotta serrata, senza esclusione di colpi sino al 18 maggio prossimo. E prepariamoci ad almeno un paio di sorprese per ogni turno di campionato, da qui fino alla fine.

Inutile fare calcoli o tabelle. Bisogna cercare il massimo risultato possibile da ogni sfida, senza mai guardarsi indietro, fino al traguardo. Forse in queste ultime giornate sarebbe meglio affrontare squadre impantanate tra il settimo ed il tredicesimo-quattordicesimo posto perché l’area play off appare già ben delimitata… ma il calendario è questo e dobbiamo essere bravi a trasformare gli scontri diretti in opportunità a nostro favore per inguaiare ulteriormente le avversarie di turno.La sfida di Empoli è stata preparata da Di Carlo nell’unico modo possibile.

Disegnando un Novara chiuso, abbottonato, che cercasse di chiudere ogni spazio ad una squadra capace di andare in gol con una facilità disarmante. Se a Bari abbiamo aggredito gli avversari sin dal primo minuto, stavolta la strategia era diversa: fare densità davanti alla propria area di rigore ben sapendo che negli spazi i padroni di casa sarebbero andati a nozze. Una tattica che ha pagato sino al 35’ quando, dopo un clamoroso fallo non fischiato a Calderoni al limite dell’area di rigore avversaria, Di Lorenzo è partito con troppa libertà dalla destra e Caputo ha bruciato Troest con il movimento che gli ha permesso di arrivare puntuale alla rete del vantaggio.

Sull’1-0 abbiamo decisamente sbandato per dieci minuti da incubo nei quali l’Empoli è andato vicinissimo al raddoppio in un paio di occasioni. Nel momento peggiore Puscas ha fatto, ancora una volta, il… Caputo realizzando il nono gol di questa sua felicissima avventura novarese. Nella ripresa l’Empoli si è progressivamente rilassato, complici anche le notizie che arrivavano da Vercelli e Cesena, tra uno sventolio di bandiere azzurre da parte dei tifosi più caldi ed un po’ di frastuono a rompere il silenzio degli “occasionali”, forse delusi dal gioco sfoggiato dalla squadra di casa. Di Carlo ha inserito Maracchi per tornare ad una sorta di di 3-5-1-1 ed andare a chiudere su Di Lorenzo e Luperto che andavano al cross con troppa facilità.

L’unico brivido ce l’ha regalato Macheda in pieno recupero con quel tiro rimpallato che non ha avuto la stessa fortuna del cross di Cuadrado finito in porta a San Siro… Un anno fa di questi tempi, quattro giorni dopo l’impresa di Frosinone, Illuzzi aveva inaugurato la serie dei non rigori fischiati al Novara (ricordate quel mani in area del Perugia in pieno recupero?) e non poteva essere certo lui a spezzare la serie…

Ora che anche il Cesena ha interrotto il digiuno… restiamo solo noi, l’unica squadra che non ha avuto nemmeno un “vero” penalty a favore… L’astinenza da undici metri durerà fino all’ultima di campionato?Empoli, a parte il brodino del punto, ci ha lasciato la sensazione di un gruppo ricompattato dal ritiro provvidenziale dopo l’ennesima scoppola casalinga. Ho visto gli azzurri abbracciarsi, compatti. Prima della gara e dopo il gol di Puscas come a dirsi “ci siamo cacciati in questa situazione e da questa situazione dobbiamo venirne fuori. Tutti assieme”.

Davanti abbiamo un centravanti che può fare gol in qualsiasi momento, un uomo vicino alla doppia cifra malgrado sia arrivato soltanto a girone di ritorno iniziato. Al “Castellani” abbiamo comunque risparmiato uomini (Casarini e Sansone) ed energie (per i ritmi blandi del match) che ci potranno tornare utili dopodomani quando sarà ora di tornare a giocare una sfida ancor più importante. Eppoi i poco utilizzati Seck e Maracchi rappresentano frecce in più da utilizzare nello sprint finale. Le cose negative? Ne ho viste, ci sono….

Ma per il momento ve le risparmio perché mai come adesso è l’ora di pensare positivo… Fino alla fine.L’ho scritto due settimane fa e lo ripeto ancora: per le partite casalinghe contro Pescara ed Entella sarebbe auspicabile che la società varasse prezzi popolari. Per poter contare su un “Piola” più pieno e vociante del solito nelle sfide decisive. Il fattore campo nella lotta salvezza deve fare la differenza (in positivo) e bisogna fare il possibile per mettere la squadra di esprimersi al meglio e riavvicinare i tifosi, non certo invogliati a tornare allo stadio dal nostro rendimento casalingo da un anno a questa parte.Beati coloro che hanno sofferto davanti alla tv nell’assistere ad un Inter-Juve ricco di sorprese e che ora possono ritemprarsi con l’ennesimo ponte…

La nostra finale di Champions è in programma allo “Zini” di Cremona tra circa 48 ore.  Dal confronto diretto con la squadra più deludente di tutto il girone di ritorno (numeri alla mano) capiremo se abbiamo reali chances di centrare quel benedetto sestultimo posto o se dobbiamo puntare a giocare almeno i play out nella miglior posizione possibile. Abbiamo davvero più benzina dei grigiorossi come la classifica parziale, da febbraio in poi, suggerirebbe?

Lo capiremo martedì pomeriggio… L’ultimo 1 maggio allo stadio ci ha regalato un sorpasso inatteso ed uno squarcio di azzurro che sembrava impensabile, viste le nubi di una settimana prima. Speriamo che tre anni dopo la storia possa ripetersi. Il momento è davvero decisivo… In poco più di due settimane ci giochiamo tutta la stagione ed una fetta del nostro futuro… Con il Cuore… Forza Novara sempre!!!

Massimo Barbero

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