Visto da: Foggia
martedė 26 settembre 2017 - 16:13
intervista al corrisp. Gazzetta dello Sport Losapio Emanuele
Dopo diversi anni, gli azzurri saranno di scena nuovamente allo "Zaccheria" di Foggia per affrontare i padroni di casa neopromossi in serie B. Una matricola terribile, con un organico importante e con un pubblico molto passionale. Per conoscere meglio il prossimo avversario abbiamo intervistato il corrispondente della Gazzetta dello Sport, Emanuele Losapio.
Serie B ritrovata dopo diversi anni, entusiasmo contagioso che si è propagato anche tra i tanti foggiani migrati al Nord per motivi di lavoro. Che atmosfera c'è attorno alla squadra in vista dell'impegno di domenica pomeriggio?
"L’atmosfera è positiva dopo i cinque punti conquistati nelle ultime tre partite con Palermo, Carpi e Brescia. È chiaro che la promozione in B dopo 19 anni ha infiammato la passione dei tifosi. Le trasferte di Carpi e Brescia, ma anche a Pescara e Avellino, sono state emblematiche dal punto di vista dei numeri di cui è capace la tifoseria rossonera. Lo dimostrano anche i 7.000 abbonamenti, con una media di 11.000 spettatori fissi allo Zaccheria, che potrebbero anche aumentare domenica con il Novara".
Sono state diverse le trattative in entrata e in uscita portate a termine dalla dirigenza nella scorsa sessione di mercato. Ce le puoi ricapitolare? "Il Foggia ha scelto di rinforzare la squadra che l’anno scorso ha stravinto il girone C di Lega Pro, inserendo per ogni reparto calciatori funzionali al gioco di Stroppa. In difesa è arrivato Camporese, che l’anno scorso ha fatto la differenza a Benevento. A centrocampo si è puntato su Fedele, anche se l’obiettivo del club rossonero è valorizzare Deli, Agazzi e Vacca, patrimonio della società e pronti per fare il salto di qualità anche in B. In attacco si è investito molto sugli esterni da Nicastro a Fedato, oltre a Floriano e Calderini. Stroppa punta molto su Mazzeo, capace di realizzare 25 gol nell’ultima stagione, dietro di lui ha voluto prendere Beretta dal Carpi".
Sei punti totalizzati nelle sei gare fin d'ora giocate. Secondo te la squadra poteva ottenere di più in qualche partita o ha raccolto ciò che ha seminato? "Il Foggia paga per lo più il pari interno con l’Entella dove avrebbe meritato di vincere. Per il resto credo che per quello visto in campo abbia raccolto ciò che ha seminato".
Stroppa si sa è l'allievo di Zeman. Quando osservi il Foggia, noti somiglianze con le squadre allenate dal boemo? "Sono due modi di intendere il 4-3-3 diversi. Zeman è sempre lo stesso da trent’anni, il calcio di Stroppa è più basato sul possesso palla e sul lavoro degli esterni. Ci sono meno verticalizzazioni ma più sostanza nella manovra. In serie C l’identità di gioco del Foggia ha fatto la differenza, anche col Palermo, che a mio parere è la squadra più forte per organico, si è visto come il gioco possa sopperire anche alla qualità tecnica inferiore e all’esperienza".
Mancano ancora diversi giorni. Puoi comunque farci il punto della situazione sulla rosa, su defezioni se ci saranno e su un ipotetico undici titolare? "Per domenica mancherà solo Il centrale Empereur, infortunato è out per altri 10 giorni. Per il resto Stroppa avrà tutti gli uomini a disposizione. È possibile che continui ad insistere sulla formazione che ha ben figurato nelle ultime tre partite. Tenendo conto anche degli ottimi stati di forma di Floriano e Chiricò in attacco, determinanti sia a Carpi che a Brescia".
Daniele Faranna
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