Matteassi "tornare al Piola sarā emozionante"
mercoledė 02 agosto 2017 - 12:00
intervista all'ex azzurro, futuro dirigente del Piacenza
“Matteassikaka, Matteassikaka, Mateassikaka”. Era questo il coro della Curva Nord per uno dei protagonisti del quadriennio 2005-2009: Luca Matteassi.
Per lui, quella di domenica, sarà una gara speciale. Non solo l’azzurro nella sua lunga carriera ma anche Piacenza da calciatore ed ora da futuro dirigente. A settembre inizierà il corso da direttore sportivo; al termine ci sarà una scrivania pronta ad attenderlo.
Quattro anni vissuti sotto la Cupola di San Gaudenzio non si posso scordare così facilmente “una città nella quale mi sono trovato benissimo, un periodo importante che mi porterò sempre nel cuore. Vissuto accanto a mia moglie e mia figlia. A Novara sono stato trattato sempre bene, costruendo anche belle amicizie. Ricordo benissimo il coro della Curva Nord “Matteassi Kaka”, mi gasava tantissimo. Ho vissuto il traghettamento Resta-De Salvo: fin dai primi giorni si percepiva la volontà del nuovo proprietario di voler fare qualcosa di grande. Per me non è stata una sorpresa la scalata C-A e la creazione di Novarello. Progetti che erano impressi nella volontà di De Salvo. Un presidente da tenersi stretto”.
Per Luca il momento di appendere le scarpette al chiodo è arrivato solo recentemente “un momento che ho cercato di ritardare ma che poi è arrivato puntuale. Una nuova vita da iniziare, come dirigente di una Società che mi apprezza, formata da presidenti tifosi come sono i fratelli Gatti. Si sta costruendo una rosa competitiva con l’obiettivo play off, con la volontà di ripetere il campionato dello scorso anno cercando di migliorare il sesto posto. La Serie C è un torneo difficile, mai banale. Bisogna costuire un parco giocatori con il giusto mix e la Proprietà lo sta facendo. Alle redini un allenatore preparato e conoscitore di questo torneo con alcuni giocatori simbolo; su tutti capitan Jacopo Silva, piacentino doc. Pederzoli, Scaccabarozzi, sono solo alcuni che possono garantire esperienza e far da chioccia a quelli più giovani".
Un esordio in Tim Cup già avvenuto lo scorso 30 luglio e che ha visto il Piacenza superare la Massese “è stata la tipica partita da calcio di luglio. Stiamo facendo la preparazione per il campionato. Certo, volevamo fare bene e passare il turno e regalarci un match contro una squadra di Serie B. Il destino ci ha riservato il Novara: mi sarebbe piaciuto giocarla ma mi accontenterò di seguirla dagli spalti del Piola. Domenica sarò sicuramente emozionato”.
Chiusura dedicata ovviamente ai saluti “sono passati circa otto anni dalla mia ultima gara con la maglia azzurra ma i ricordi sono sempre vivi. Saluto con grande piacere tutti i tifosi, a loro mando un forte abbraccio. Ripeto, quei quattro anni sono stati importantissimi per la mia crescita dentro e fuori dal campo, purtroppo non siamo riusciti a vincere nulla. Da parte mia e della mia famiglia vi dico “grazie”.
Daniele Faranna
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