Mi ricordo quella volta che...
mercoledė 02 settembre 2015 - 08:00
9 novembre 2013: Novara-Latina 2-2
Quando nemmeno la “panisciata” di Tano riesce a riportarci alla vittoria son davvero dolori… La “remuntada” dell’anno precedente era cominciata l’8 dicembre, esattamente nel giorno del primo ritrovo prepartita stagionale a Lumellogno….
Anche quest’anno la “panisciata” è coincisa con un successo a spese del Padova (1-0 su rigore il 14 settembre) ma da quel momento in poi, per contro, è iniziata la nostra serie nera: 8 gare senza successi e con soli 5 punti all’attivo. Eppure dopo il punto più basso (5-0 al passivo nella tana della Ternana di Toscano) la squadra azzurra ha già dato innegabili segnali di ripresa: 1-1 col Cesena in rimonta, 2-2 a Crotone dopo una doppietta di Lazzari che ci aveva fatto credere nella vittoria.
Ma stavolta bisogna vincere, soltanto vincere! E poco importa se il Latina è reduce da ben 9 risultati utili… Non sappiamo ancora che stiamo per affrontare un avversario che si fermerà solo ad un passo dalla serie A… Per noi quella pontina è la classica matricola da battere ad ogni costo. E tutto sommato anche la lunga serie positiva laziale ci incoraggia. In serie B nessuno riesce a rimanere imbattuto per tanto tempo… E prima o poi… anche noi torneremo a fare i tre punti!
È un luminoso pomeriggio di autunno inoltrato ed il “Piola” offre un discreto colpo d’occhio. Ci sono 1395 paganti, con dignitosa rappresentanza ospite. L’atmosfera è buona, la riunione del 22 ottobre è servita a ridare alla Curva Nord unità d’intenti ed un po’ più di gente al centro del settore.
Basta leggere la formazione azzurra per capire, invece, che il mercato estivo 2013 è stato un fallimento. Dei nuovi va in campo il solo Potouridis (che sarà il primo ad essere sostituito). Per il resto Mori, Salviato e Nava sono infortunati, Comi e Katidis rimangono in panchina con Tomasig, Genevier, Josipovic e Rigoni… E Iemmello è finito addirittura in tribuna … In pratica è come se giocasse ancora un rimaneggiatissimo Novara 2012-13, privo però di Bardi, Colombo, Lisuzzo, Crescenzi, Fernandes, Seferovic e Mehmeti, tutti altrove…
Breda ha lasciato a casa (per un problema fisico?) Figliomeni che non sarebbe accolto benissimo dal pubblico del “Piola”. Aglietti è costretto a varare un 4-4-2 di fortuna con Marianini esterno di difesa, Faragò laterale di centrocampo. Davanti Rubino parte per la prima volta da titolare al fianco di Gonzalez. Ed è proprio Raffaele a far gridare al gol già al 5’ con un’incornata in piena area, su punizione di Buzzegoli dalla destra, che viene respinta da Iacobucci grazie anche ad una bella dose di fortuna. Poco prima aveva sfiorato il gol pure Marianini, sempre di testa. I nostri non creano granchè al cospetto dell’organizzatissimo 3-5-2 ospite, ma sembrano ampiamente padroni della situazione. Fino al 22’ quando perdiamo banalmente due volte palla a centrocampo consentendo a Jonathas di involarsi verso la nostra porta, il suo tiro non pare irresistibile, ma è angolatissimo e si infila nell’angolino basso alla sinistra di Kosicky che per evidenti ragioni di statura… soffre proprio i rasoterra di questo tipo. E’ la sesta partita consecutiva che andiamo presto in svantaggio… e quantomeno… con l’esperienza abbiamo imparato a non gettarci all’assalto all’arma bianca come avevamo fatto, rovinosamente, proprio contro il Lanciano di Baroni. La reazione novarese però è blanda, un tiro di Lazzari da fuori scalda appena le mani a Iacobucci. Il nostro morale precipita al 35’ quando Crimi, dopo un’azione caparbia, si lascia cadere in area, appena sfiorato da Pesce. Per l’arbitro Pasqua di Tivoli è rigore: Kosicky intuisce, ma Jonathas la piazza proprio all’angolino. Finiamo il tempo infuriati con il fischietto laziale che non concede neanche un secondo di recupero, in barba al regolamento che imporrebbe almeno 30 secondi di overtime per ogni gol segnato. I più ferrati ricordano gli orrori dello stesso Pasqua nel memorabile Novara-Figline dell’inverno 2009 quando aveva ignorato un palleggio pallavolistico in area di un difensore toscano.
Nell’intervallo la sorte di Aglietti sembra segnata. Un anno prima era stato Breda, allora tecnico del Vicenza, a spianargli la strada verso la panchina azzurra con il 2-1 in rimonta a spese del Novara di Gattuso e Perrone. Stavolta il destino pare volersi rivalere con gli interessi nei confronti del “Re di Reggio”. In tribuna stampa ed anche in zona addetti ai lavori in molti pontificano ripetendo “il Latina è superiore”. Tutto vero, la classifica non mente, ma mai come stavolta gli azzurri sono puniti soprattutto dagli episodi.
Al via del secondo tempo Aglietti rinuncia a Potouridis e passa ad un 4-3-3 (con Pesce arretrato a terzino) che vede l’ingresso in avanti di Lepiller. Il Novara parte discretamente ed il Latina ha la colpa di limitarsi troppo presto a gestire il doppio vantaggio. La storia del match cambia nel giro di un minuto. E’ il 10’ quando Jefferson manda di poco a lato l’occasione di un 3-0 che scatenerebbe il finimondo fuori dal campo. Ed invece la gente è ancora ben disposta… Dagli spalti si alza un commovente “Novara-Novara!!!” che vede tutta la tribuna unirsi al coro della curva. La squadra sembra avvertire la scossa benefica: Marianini lavora un gran pallone dalla destra e lo pennella sul primo palo dove Rubino, di testa, non perdona. E’ il secondo gol di Raffaele che ad inizio campionato era stato mandato anche in tribuna e che adesso incoraggia la curva a non mollare. Anche Danny Faranna si rianima di colpo in cabina radio mentre pochi metri più in là Pasquale Sensibile sorride: in fondo un po’ del cuore del “suo” Novara batte ancora ed ha confezionato la rete della speranza! Io ripenso ai giorni precedenti quando per strada avevo detto a Raffa “Sabato fai gol. Con Pasqua arbitro segni sempre…”. Era un piccolo rito… gli profetizzavo le reti la mattina… quando trovavo un appiglio statistico… Stavolta mi aggrappo alle reti in Novara-Figline e Lecco-Novara realizzate con Pasqua arbitro. Il pari adesso è davvero nell’aria. Ce lo nega Iacobucci che va a prendere nell’angolino un colpo di testa di Lazzari non fortissimo, ma ben mirato. Ci prova Pablo Gonzalez da fuori, ma non è proprio giornata per l’argentino che viene sostituito da Josipovic con il Novara ancora in svantaggio. Con una sola mossa Aglietti boccia l’attaccante di Tandil ed anche Comi che siede desolatamente in panchina. Al posto di Buzzegoli entra un Genevier più fresco, ma con mansioni tattiche molto simili. Il Latina rinuncia al contropiede inserendo un difensore (Milani) in luogo di Jefferson. E viene castigato poco oltre la mezzora da una grande giocata di Lepiller che parte sulla destra, si accentra e trova da fuori l’angolino della porta di Iacobucci. E’ il primo gol del francese dopo l’infortunio di Cittadella, ma purtroppo rimarrà anche l’ultimo… 2-2… e ci sarebbe persino il tempo per provare a vincere anche perché stavolta Pasqua concede ben sei minuti di recupero. Ma il Novara non ne ha davvero più ed il Latina non corre rischi. Lo stesso Lepiller ci trova con un gran tiro al volo che però non inquadra la porta.
Finisce con il pubblico che applaude comunque gli azzurri mentre Simone Pesce va a prendersi l’ovazione dei tifosi del Latina che non l’hanno dimenticato. E’ il secondo 2-2 casalingo stagionale dopo quello, soffertissimo, con il Cittadella, ma stavolta i rimpianti sono nostri. “Delle 9 partite senza vittorie degli azzurri quella con il Latina è stata la gara in cui ai punti più avremmo meritato il successo” scrivevo l’indomani…. ed a quasi due anni di distanza resto di questo avviso. La serie nera proseguirà sino a 12 settimane di digiuno e solo con il Pescara di Marino (con Calori in panchina) sapremo fare meglio…
Nel dopogara Aglietti polemizza con l’arbitro di Tivoli suscitando uno stizzito comunicato di replica fatto pubblicare sul sito ufficiale del Latina dai dirigenti laziali. Rubino, invece, sostiene che è un punto che ne vale due (uno per la classifica ed uno per il morale) per come è maturato. Raffaele dedica il suo gol al figlio Tommaso che il 10 novembre avrebbe compiuto 7 anni e che sta per essere raggiunto da un fratellino…
Chiudo l’editoriale della domenica dicendo che è il momento di lanciare un certo Vicari che scalpita in panchina e che può esplodere come hanno fatto nella stagione precedente Faragò e, soprattutto, Bruno Fernandes… Non potevo immaginare, ovviamente, che quello stesso Vicari avrebbe saltato il Novara-Latina successivo, due campionati dopo, per una prestigiosissima convocazione nella Nazionale Under 21…
Massimo Barbero
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