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domenica 21 settembre 2014 - 09:04
di Massimo Barbero

La Pro Patria ha fatto il massimo del massimo delle sue possibilità… noi non siamo arrivati nemmeno ad una sufficienza stiracchiata…

E pur giocando obiettivamente maluccio… siamo andati comunque vicinissimi ad una vittoria sacrosanta per la differenza dei valori in campo, ma onestamente non così limpida per la diversa applicazione delle due squadre.

Nel primo tempo ho avuto la sensazione, almeno a tratti, che tra noi e loro ci fosse più di una categoria di differenza. Nella ripresa questo margine è andato progressivamente assottigliandosi. Fino a sparire nel momento in cui Toscano ha inserito Gustavo per un ambizioso 4-2-3-1 e Olivera ha risposto prontamente con l’ingresso di un esterno d’attacco (Terrani).

Il 2-2 di ieri mi ha ricordato un amarissimo 0-0 ad Alessandria nell’anno della rimonta del Pavia nel 2003. Anche allora eravamo andati al “Moccagatta” convinti di fare un sol boccone dei grigi che già avevamo “graziato” all’andata in una partita tutta particolare. Ed invece i ragazzini di Pagliari (a fine gara esonerato come “premio” per l’impresa da una dirigenza fantasma…) ci avevano fatto soffrire tantissimo difendendo con orgoglio un meritato nulla di fatto che pareva improponibile alla luce delle diverse potenzialità delle contendenti.

Nel calcio si può perdere (o pareggiare) anche perché vittime del complesso di superiorità. E’ quello che accaduto a Busto al Novara quando avevamo la partita in mano. Dopo il rigore del 2-1 avremmo dovuto spingere sull’acceleratore per chiudere i conti quanto prima contro un avversario stordito dal nostro uno-due. Invece ci siamo rilassati, ci siamo messi a giocare al gatto con il topo, convinti che prima o poi la terza rete sarebbe arrivata e mai saremmo incappati in un’altra nefandezza tipo quella che aveva portato al gol Baclet in apertura. Così “rilassati” che non solo non abbiamo arrotondato, ma addirittura abbiamo incassato l’allucinante rete del 2-2, se vogliamo molto più grave dell’infortunio di Freddi e Martinelli in occasione della prima rete.

Peccato perché avevamo sbrigato quasi in scioltezza la pratica più complicata: ribaltare il risultato dopo la doccia gelata del primo gol di Baclet. Non è semplice, per nessuno e contro nessuno, capovolgere il punteggio nel giro di un quarto d’ora dopo aver preso uno schiaffone iniziale. Ci siamo riusciti soprattutto grazie all’impatto che ha avuto Felice Evacuo al cospetto di una difesa di gente volenterosa e poco più. Per almeno un’ora l’ex del Benevento è stato determinante con le sue sponde nel permettere gli inserimenti dei compagni. Ha cercato, conquistato e trasformato un rigore (e ce n’era un altro mezzo nella ripresa…) con il  piglio dell’attaccante di mestiere. Purtroppo solo Corazza l’ha seguito in quella che sembrava obiettivamente una sfida impari.

Il 2-2, invece, è stato un bruttissimo segnale. E’ raro vincere in trasferta quando si incassano due gol in un solo tempo, quando ci si fa rimontare dopo essere riusciti a rimontare l’avversario. Però obiettivamente nell’intervallo pensavamo che sarebbe bastato spingere ancora un po’ per rimettere le cose a posto. Invece col passare dei minuti la porta avversaria è diventata sempre più piccola per noi. Ed il cronometro ha dato progressivamente coraggio ai “tigrotti” che sentivano l’impresa sempre più alla portata. Il nostro periodo peggiore è coinciso con l’ingresso di Terrani, appena successivo a quello di Gustavo. Per qualche minuto abbiamo perso gli equilibri e siamo andati anche vicini ad incassare la beffa del 3-2 (la punizione di Baclet ha sfiorato la traversa seppur con Tozzo sulla traiettoria…) Soltanto nel finale siamo usciti ancora sfiorando in maniera clamorosa la rete della vittoria, proprio all’ultimo assalto.

A proposito di Baclet… mi ha intenerito la sua “non esultanza” dopo il gol, ma francamente certe cose non le capisco. Il rispetto per la maglia e la passione dei tifosi lo si dimostra comportandosi da professionista quando si gioca in una squadra… non evitando di gioire (del tutto legittimamente) una volta passati da un’altra parte… C’era chi voleva dare ad Olivera (ed io ero tra questi) anche l’oggetto misterioso Parravicini… per fortuna non è’ accaduto… se non con l’aria che tirava in Via Cà Bianca ieri pomeriggio… saremmo riusciti ad incassare un altro paio di reti pure dal “Parra”…

Battute (amare) a parte, nel dare le pagelle mi sono accorto che troppi azzurri hanno giocato al di sotto della sufficienza. Tutta la difesa, dopo il pasticciaccio iniziale, non è stata all’altezza della situazione anche per i tanti errori in fase di impostazione. Del centrocampo salvo solo Pesce (purtroppo costretto a fermarsi contro il Pavia) che ci ha messo cuore ed intensità. In avanti Pablo è stato l’ombra del giocatore ammirato ad Alessandria e nemmeno Gustavo stavolta ha saputo incidere. Eppure sarebbe bastata la giocata di un singolo o semplicemente qualche errore in meno in difesa per vincere comunque una partita che pareva saldamente nelle nostre mani. La sconfitta di Monza ci sta, per mille ragioni. Ma con Cremonese e Pro Patria abbiamo davvero buttato alle ortiche 4 punti che erano decisamente alla nostra portata.

Peccato perché a Busto abbiamo davvero giocato in casa.  Raramente nelle tante sfide tra Novara e Pro Patria a cui ho assistito mi è capitato di vedere una tale sproporzione di partecipazione (considerando che eravamo allo “Speroni”) tra le due tifoserie. Improponibile poi il paragone tra la nostra trasferta al “Moccagatta” ed il seguito dei soliti fedelissimi che ha avuto il Pavia nello stesso stadio… 

Ecco questa squadra ha un compito primario: non disperdere ulteriormente il grande patrimonio di passione che ancora ci è rimasto dopo l’abbuffata del doppio salto di categoria e ci permette di ripresentarci negli stadi più tradizionali da “padroni di casa”. E’ un tesoro che al Nord Italia poche altre realtà di Lega Pro hanno. 

E questo Novara ha il dovere non disamorare il presidente Massimo De Salvo che rappresenta per noi l’unica garanzia di calcio a certi livelli ancora per tanto tempo. Se penso a quello che hanno patito a Busto Arsizio (societariamente parlando) dall’estate 2008 in poi… mi vien da scrivere a caratteri cubitali… lunga vita (anche sportiva) a Mds!

Tutti noi vogliamo vincere subito il campionato, è ovvio. Ma il dramma non sarebbe non vincerlo subito. Ma perdere strada facendo l’entusiasmo di andare allo stadio che questo Novara ci ha comunque restituito dopo una stagione terribile. Quell’entusiasmo che trasmetteva la nostra curva ad inizio gara e che è andato scemando col passare dei minuti. Per questo dico che non dobbiamo guardare troppo la classifica. Ma preoccuparci di vedere una squadra in grado di crescere di settimana in settimana sul piano del gioco e della personalità. Ieri abbiamo fatto obiettivamente un passo indietro rispetto alle ultime gare ed è questo che brucia e preoccupa, ancor più del risultato finale. Nel 2008 a novembre il Cesena di Bisoli, appena retrocesso, era a 5-6 punti dal Novara di Notaristefano. A maggio loro erano in B e noi persino fuori dai play off… 

Per fortuna arriva il Pavia e saremo costretti a mettere il “complesso di superiorità” in un cassetto. La squadra di Maspero gioca, segna ed ha gli episodi dalla sua parte. Ad Alessandria l’espulsione del Sabato di casa (con conseguente calcio di rigore) l’ha rimessa in partita dopo un avvio da brividi. Ma poi ha disputato la ripresa con il piglio da grande squadra, sempre alla ricerca dei tre punti.

Se l’uomo della buca in un derby con la Juve… non snaturerà le proprie caratteristiche tattiche… vedremo al “Piola” un avversario pronto a sfidarci a viso aperto come solo l’Alessandria ha osato fare finora… Ed allora la compagine di Toscano dovrà gettare la maschera… Quale migliore occasione per dimostrare di essere davvero una formazione già in grado di lottare per il primato? Tutti allo stadio… per colorare il “Piola” come in quella notte dell’aprile 2003 in cui esultammo per un’incornata di Cioffi… il magone per questo 2-2 passa soltanto con una sostanziosa cura a base di vittorie… Forza Novara sempre!!!

(Foto by Novaracalcio.com)

Massimo Barbero

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