L'editoriale della Domenica
domenica 31 agosto 2014 - 10:03
di Massimo Barbero
Il Novara gioca, il Monza segna. E’ questa la sintesi più vicina alla realtà della sfida di ieri al “Brianteo”. Ma sarebbe fuorviante pensare ad un episodio sfortunato o isolato. Ci capiteranno molto spesso partite del genere nel campionato in cui siamo, purtroppo, ripiombati. Mi pareva di essere tornati indietro di una ventina d’anni, al biennio di Gigi Delneri. Quando la palla ce l’avevamo sempre noi, ma creavamo regolarmente troppo poco rispetto alla mole di gioco messa in mostra.
Sapevamo che la gara d’esordio sarebbe stata difficile, per mille ragioni, non ultimo il valore dell’avversario. Non ci aspettavamo però che il Monza (candidata a vincere il girone con 10 punti di vantaggio sulla seconda) si sarebbe annullato a tal punto da rinunciare al proprio gioco, persino all’arma del contropiede (minuti di recupero a parte) una volta passato in vantaggio.
I brianzoli hanno un buon organico di Lega Pro, con qualche individualità di spicco ed un allenatore da categoria superiore. Se troveranno un bomber vero (Virdis ad esempio) potranno lottare per i primissimi posti. Perché, a differenza del Novara, hanno già assimilato la categoria.
Degli 11 uomini mandati inizialmente ieri in campo da Toscano i soli Bergamelli ed Evacuo già l’anno scorso militavano in prima divisione. Gli altri sono tutti reduci da almeno un campionato di B, fatta eccezione per il “primavera” Beye.
C’è mancato un pizzico di fortuna, d’accordo. Ma anche il temperamento, la rabbia agonistica, la concentrazione assoluta che in questo campionato sono indispensabili. La dedizione della squadra di Pea è stata totale e completa, l’intensità non è mai mancata da parte dei padroni di casa. Non ricordo, durante il lungo assalto novarese, un “regalo” da parte loro come quello che ha spianato la strada al primo gol del Monza. Non ci lasciavano spazio, appena un azzurro dava la sensazione di potersi liberare, subito arrivavano due avversari a chiudere e la “fagiolata” sul rimpallo dopo la traversa di Faragò né è la conferma eloquente. Purtroppo ho visto spesso, durante le amichevoli estive, distrazioni come quella che ha portato al vantaggio biancorosso.
In un campionato tradizionalmente molto equilibrato i particolari fanno la differenza. Al 5’ Gonzalez ha avuto sul piede la palla per liberare comodamente Manconi al tiro. Cinque minuti dopo abbiamo incassato la rete dello svantaggio (sul primo corner) ed è cambiata la partita. Vietato cercare comodi capri espiatori. Ieri abbiamo giocato e perso la partita in 14. Tutti i 14 scesi in campo si sono barcamenati più o meno attorno ad una sufficienza stiracchiata. Per vincere, quasi sempre, occorre decisamente di più.
Chi ha seguito davvero dal primo all’ultimo minuto la cavalcata in prima divisione del 2009-10 sa che non è stata esattamente una passeggiata di salute. Molte volte abbiamo sofferto, sudato, talvolta siamo stati persino in balia di avversari determinatissimi ed organizzati. Ma ne siamo sempre venuti fuori. Perché avevamo dei leader in campo. Ci siamo aggrappati più volte alle parate di Ujkani, alla straordinaria grinta di Lisuzzo, ai gol ed alle prodezze di Simone Motta. Ieri non ho visto nessuno dei nostri attaccanti o centrocampisti tentare di fare il Simone Motta della situazione: ovvero provare la giocata individuale in grado di risolvere la partita. Abbiamo esibito schemi, impegno, coralità, fino ad apparire sin troppo leziosi per l’ostinata ricerca del compagno contro un Monza sempre più chiuso.
Dobbiamo abituarci a mangiare “cacca” perché è questo che ci riserva il presente dopo il penoso campionato dell’anno scorso e l’assurda vicenda Coni-Figc. Bisogna resistere, riportare meno danni possibili in classifica in quella che sarà inevitabilmente una partenza ad handicap. E’ un destino comune alle retrocesse, in particolare a quelle “ambiziose”. Ricordate le sofferenze di Torino e Sampdoria appena scese dalla A? In terza serie è persin peggio…
Il problema è che arriviamo a fine agosto tutt’altro che… riposati… L’estate, di solito, è il periodo più bello per i tifosi di ogni latitudine: ci si rilassa, in vacanza ed in città, sognando per i colpi del mercato ed i gol siglati nelle amichevoli. Questo mese verrà ricordato, invece, per la tachicardia continua provocata da attese via internet, telefonate, articoli di giornali, premonitori, tweet di ogni genere.
Ed allora godiamoci quantomeno l’ultima (domani) giornata di mercato. Cosa serve al Novara? Di sicuro almeno un centrale difensivo. Ed un esterno di centrocampo dalle caratteristiche più offensive rispetto a Garufo, da alternare con l’ex del Trapani. Poi va valutato bene il discorso portiere perché quello è un ruolo estremamente delicato. Non posso giudicare Tozzo, nemmeno dalla gara di ieri. Se la società ha fiducia in lui è giusto averne. Altrimenti bisogna provvedere perché non si può sbagliare quella scelta. Il reparto “bocciato” in blocco dalla gara d’esordio paradossalmente è proprio l’attacco. Ma voi integrereste un organico di Lega Pro che attualmente ha in rosa Gonzalez, Evacuo, Manconi, Corazza, Gustavo, Libertazzi e Baclet?
Vi piace la Lega Pro “spezzatino”? A me proprio per nulla… Sono stati studiati (sigh) e decisi orari (vedi le 11 del mattino o le 19.30 della sera) che non sono mai appartenuti al mondo del calcio, né tantomeno alle abitudini del pubblico che dovrebbe riempire (???) gli stadi. Eppoi se proprio spezzatino dev’essere… che sia almeno uno spezzatino programmato. Vi pare possibile che non si sappia ancora quando si giocherà Novara-Cremonese (sabato?, domenica? lunedì? A che ora?) in calendario tra due settimane?
Ci sono voluti 18 giorni per scegliere la squadra da ripescare (o riammettere?) in B, altrettanti per capire che occorreva riaprire i termini per scegliere la società da ripescare (o riammettere?) in Lega Pro (arriverà almeno una domanda completa entro domani sera?). La celebre gaffe di Tavecchio è stata “salutare” per i vertici del calcio italiano: è servita nascondere di fronte all’opinione pubblica indignata, problemi veri, magagne assortite e giochi di potere… Non so la vostra, ma la Nazionale del mio cuore gioca sabato alle 19.30 al “Piola”… Forza Novara sempre!!!
Massimo Barbero
|