Di Cintio "ora passiamo alla giustizia ordinaria"
venerdė 29 agosto 2014 - 18:16
fonte:Tuttolegapro.com
Dulcis in fundo? Non provatelo a dire al Novara. Il club piemontese, capace di riportare la Serie B a 22 squadre contro tutto e tutti, il prossimo anno dovrà giocare in Lega Pro. Una beffa in piena regola, insomma, per il team azzurro. TuttoLegaPro.com ha voluto intervistare in esclusiva uno degli artefici di questa grande battaglia estiva, l'avvocato dei novaresi Cesare Di Cintio.
Qual è la sensazione il day after? "Abbiam fatto qualcosa di straordinario, abbiam vissuto un'estate tra momenti forti di delusione e gioia. Legalmente con la Federazione è finita 1-1. Abbiam segnato per primi portando a 22 la B, loro hanno fatto gol ieri. E' un pareggio che non ti consente di passare il turno ma per il Novara è come aver pareggiato al Camp Nou contro il Barcellona. Ritengo che il club piemontese sia il vincitore morale. Quando siamo partiti in questa avventura ci credevamo solo io e il presidente. A giugno gli dissi che sarebbe stata una gara ad ostacoli, come arrivare in fondo alla Champions League. Di fronte sapevamo che ci saremmo ritrovati avvocati in FIGC preparati e agguerriti che ci avrebbero messo in difficoltà. Ebbene ieri abbiam giocato la finale e abbiam perso pur pareggiando. Ma nessuno era mai riuscito ad arrivare così avanti. Il nostro è un risultato di grande pregio per il mondo del calcio, il caso Novara ha fatto allo stesso tempo giurisprudenza e storia: abbiamo dimostrato che le regole attuali non sono adatte al calcio moderno. Abbiamo avuto ragione su una linea politica: la FIGC aveva fatto una scelta errata nell'ordinamento dei campionati e noi, con una vittoria legale, l'abbiam portata a 22. E grazie a noi verrà cambiata una norma, quella della preclusione delle società per responsabilità oggettiva: questo perché il sottoscritto ha spiegato la differenza tra una società che è contraria agli illeciti e li combatte, per poi trovarsi un suo tesserato che li commette da casa, e il caso di un presidente, di un direttore sportivo o di un amministratore delegato che se ne vanno in giro con buste o bustarelle".
Come vi muoverete adesso? "Non è intenzione del Novara impedire che i campionati inizino regolarmente. La nostra battaglia si sposta su un altro piano, quello della giustizia ordinaria. Adesso si parlerà di risarcimento danni: sarà un'altra avventura che durerà mesi, dei tempi supplementari".
Purtroppo, però, il Novara disputerà la Lega Pro... "Le regole verranno cambiate, abbiamo ottenuto questo risultato. Non subito, purtroppo, ma dobbiamo accettarlo da uomini di legge. Ciò non esclude che io possa criticarlo tramite atti e appelli e non tramite post di Facebook o status su Twitter (come fatto dal presidente della Lega di Serie B, Abodi NdR). Non troverete mai un tweet dell'avvocato Di Cintio perché vogliamo dare la massima professionalità ai nostri assistiti. Io le sentenze le accetto o le impugno: non le commento sui social network".
La sensazione è che la piazza piemontese, dopo la brutta retrocessione dell'anno scorso, abbia ritrovato unità d'intenti e orgoglio... "Una delle cose positive di questa vicenda è il grande affetto verso il presidente e verso tutta la squadra. I tifosi si sono stretti intorno ai loro colori e ci hanno accompagnato durante tutto questo lungo e faticoso cammino. Hanno ritrovato l'interesse che era stato perduto nei mesi scorsi, già questo è un grande risultato".
Gira voce che qualcuno in FIGC nel corso del consiglio federale l'abbia definita un avversario temibile. "So che li abbiamo messi in difficoltà e la cosa mi inorgoglisce ovviamente".
Rimane comunque l'impressione che non siate molto simpatici in federazione e che sia stato trovato un cavillo per farvi fuori... "Mi è piaciuto cosa avete scritto stamattina nel vostro editoriale: la situazione è stata come quella del bomber lanciato a rete fermato per un fuorigioco molto dubbio. Posso non essere d'accordo con l'operato dell'arbitro, non lo commento e lo rispetto. Anche perché è grazie a lui, cioè il CONI, che abbiam vinto la battaglia importantissima della B a 22. Ma ciò non esclude che da uomo di legge e professionista del calcio possa portare avanti la convinzione del mio cliente: l'essersi vista negata la possibilità di giocare in cadetteria legittimamente".
A proposito di Serie B, già ad agosto sembra che ci siano squadre molto pericolanti sul piano economico. Le sembra normale? "Questa domanda bisognerà farla tra un anno a chi siederà in Consiglio Federale, nella speranza non si ripetano più casi come quello del Padova e del Siena. Il problema non è delle squadre ma delle regole: bisogna essere più selettivi nelle iscrizioni. Dal mio punto di vista, inoltre, è un obbrobrio giuridico il fallimento pilotato. Non è giusto che una società, morta per la giustizia ordinaria, continui a disputare campionati senza problemi magari facendo anche un mercato importante a gennaio. Il Siena l'anno scorso ha perpetrato una concorrenza sleale, accaparrandosi giocatori di categoria superiore per raggiungere la Serie A senza poi, ad obiettivo fallito, riuscire a iscriversi al campionato successivo. Il Novara come altri invece ha pagato giocatori e fisco senza problemi, ma non ha potuto sul campo fare lo stesso campionato del club toscano perché ha investito i soldi, giustamente, nell'essere in regola. Dobbiamo andare verso la chiarezza, è l'unica strada da percorrere".
Da oggi ricominceranno i campionati, la parola finalmente passerà al campo dopo questa estate ad altissima temperatura... "Il presidente De Salvo aveva detto che sarebbe stata un'estate calda e non dal punto di vista metereologico. Devo dire che a sudare, fino all'ultimo, sono stati gli altri. Abbiam fatto venire i sudori freddi a un bel po' di persone". |