L'editoriale Azzurro
domenica 02 maggio 2021 - 21:37
di Massimo Barbero
Di questa assurda domenica che ha chiuso la nostra stagione mi porto via una sola cosa: gli occhi lucidi del “presidentissimo” Alessandro Clementoni emozionato come un bimbo per il suo rientro allo stadio. Mi auguro che a fine agosto/inizio settembre quando ricomincerà il campionato di serie C siano in tanti a riprovare la stessa gioia per porte al “Piola” finalmente di nuovo aperte.
Per il resto il 5-0 finale ci fa girare la testa e rischia di portarci fuori strada nelle analisi. Ho visto il Novara perdere 5-0 a Padova ed a Terni, ma non ricordo un passivo simile in casa. La stessa Juve di Antonio Conte in un pomeriggio di totale resa azzurra si era fermata a 4 reti.
Evidentemente era destino che questa partita si chiudesse nel segno del 5, il numero storico di “Charlie” Ludi in tanti anni di militanza in azzurro. Mi sarebbe piaciuto che gli spalti fossero aperti anche per vedere la faccia di coloro che lo contestavano nei nove mesi da direttore sportivo azzurro senza tener conto della situazione nella quale si era trovato a lavorare dopo l’allucinante estate della telenovela ripescaggi.
La gara con il Como va divisa in due parti. Fino al rigore sbagliato da Lanini avevo visto un buon Novara che aveva creato tre-quattro occasioni importanti per passare in vantaggio. Dopo l’errore dal dischetto (ma come ha fatto Zunno a calciar fuori in quel modo sulla ribattuta?) la nostra squadra si è come sciolta. E dopo il micidiale uno-due lariano a cavallo dell’intervallo siamo letteralmente spariti dal campo.
Peccato per l’annullamento (ma era davvero fuorigioco?) del gol di Panico che avrebbe potuto riaprire i giochi sul 2-0. Se fosse stata convalidata quella rete avremmo assistito ad un finale diverso e probabilmente non saremmo andati in barca come è successo nei minuti di recupero
Peccato aver sporcato con una sconfitta tanto vistosa la serie positiva cominciata con il 2-0 al Piacenza che ci ha portato alla salvezza con due giornate d’anticipo. Questo 5-0 ci rimarrà impresso per diversi mesi, fino alla prossima partita ufficiale.
Peccato aver rovinato quella che poteva essere ricordata come una domenica speciale per Buba e Pablo. Mi auguro che qualunque sia la decisione sul loro futuro ci sia modo per un saluto diverso a quello stadio che ha regalato loro tante emozioni: magari una partita con incasso da devolvere in beneficenza, nonappena si potrà tornare allo stadio.
La condizione fisica palesata nell’occasione dagli azzurri cancella qualsiasi rimpianto per il mancato raggiungimento dei play off. Non sarebbe stato bello tornare a Busto dove non vedevamo l’ora di cancellare il ricordo del 3-1 di tre settimane fa. Se tanto mi dà tanto… avrebbero sequestrato a Danny tutte le sigarette sin dall’ingresso nello stadio.
Dal punto di vista tecnico questa partita ci ricorda che non esiste il modulo perfetto per affrontare qualsiasi avversario. Il 4-2-3-1 che tanto ci ha dato da Lucca in poi è andato in crisi di fronte ad una squadra che giocava con uno schieramento quasi speculare. Gattuso è stato bravo nel trovare nuove motivazioni alternando un po’ gli uomini della rosa. La squadra che non ci aveva incantato nel match dell’andata stavolta ha sfoggiato delle alternative che legittimano il primato dei lariani.
In fondo il Novara è stato un po’ arbitro del campionato: abbiamo lasciato 6 punti al Como, ma ne abbiamo presi 6 all’Alessandria che è arrivata allo scontro diretto di domenica scorsa in posizione di inseguimento proprio a causa delle 2 sconfitte rimediate contro di noi.
Ed ora è il momento di guardare avanti. Ci attendono due mesi lunghissimi che ci dovranno garantire innanzitutto l’iscrizione al prossimo campionato. Il 10 maggio scade l’ultimatum a Pavanati, ma con questi chiari di luna appare improbabile che l’affare possa andare in porto. L’imprenditore milanese si è eclissato proprio come le garanzie che Rullo aveva chiesto per il passaggio di proprietà.
Nel mentre capiremo se la riforma dei campionati andrà davvero in porto e se tornerà a vivere quella C2 che ha rappresentato un vero e proprio incubo per i tifosi della mia generazione. Francamente non capisco la necessità di cambiare format ogni 4-5 stagioni. La Lega Pro unica è stata varata nel 2014, in questi anni ha offerto spettacoli sempre interessanti senza un particolare squilibrio tra le squadre. Perché rimandarla in pensione riproponendo quella suddivisione che negli ultimi anni di vita aveva dato origine a diverse problematiche? Vabbè ci sarò tanto tempo per discuterne da qui all’inizio della nuova stagione… per adesso grazie ragazzi per la salvezza ed ovviamente.
Forza Novara sempre!!!
Massimo Barbero
|