L'editoriale Azzurro
lunedì 26 aprile 2021 - 08:11
di Massimo Barbero
La magia si è spezzata poco dopo l’intervallo quando un signore in tribuna ha intimato a Danny di spegnere la sigaretta… L’incantesimo cominciato in quel mezzogiorno a Carrara è svanito di colpo e con un esso una bella fetta delle nostre speranze play off. Non siamo più padroni del nostro destino ed anche l’impresa di battere il Como neopromosso in B potrebbe non bastare per prolungare la stagione di qualche settimana.
Comincio con i doverosi complimenti a “Charly” Ludi e “Jack” Gattuso. I due assieme hanno vinto un altro campionato dopo quell’inutile (per colpe non loro) promozione in Primavera 1 conquistata quando lavoravano a Novarello. Mi chiedo dove saremmo se dopo la retrocessione del 2018 fossimo ripartiti da questa coppia senza andare a cercare altre soluzioni più onerose e meno gratificanti.
Della trasferta di Olbia mi porto via innanzitutto la gioia effimera per il gol di Riccardo Collodel nel giorno del compleanno di papà Mauro. Peccato non sia servito a vincere la partita. Ma non dimentichiamo che avevamo di fronte una delle formazioni più in forma del momento e sul campo la squadra di Canzi non ha certo deluso le attese. E’ uscito un 3-3 che è specchio fedele di una delle gare più vivaci e spettacolari dell’intero campionato. Un inno al calcio da parte di due formazioni che hanno abbandonato le paure invernali per concedersi una prestazione di alto livello. Se ripenso al grigiore della gara d’andata mi rendo conto di quanta strada abbiamo fatto da metà gennaio ad oggi le formazioni di Banchieri e Canzi.
Ancora una volta il Novara è calato vistosamente dopo i cambi operati a metà ripresa. Mai come oggi Rossetti si è confermato un elemento irrinunciabile per la squadra azzurra che non può fare a meno del suo lavoro incessante nell’andare a caccia di tutti i palloni. Né Moreo né Hrkac sono stati all’altezza di chi li aveva preceduti. Ed Ivanov non riesce a scrollarsi di dosso i panni di oggetto misterioso. Aveva debuttato a Gorgonzola e subito avevamo beccato il gol del pareggio. Stavolta è successa la stessa cosa. Con il contorno di un finale di pura sofferenza nel quale solo una parata decisiva di Lanni ci ha evitato la beffa di una sconfitta per 4-3 che avrebbe evocato (alla rovescia) i ricordi della memorabile notte di Bari del 2016.
Novara ed Olbia meriterebbero di giocare entrambe i play off per quello che hanno fatto vedere da febbraio in poi. Ma il campionato è fatto di regolarità. Ed allora se a prevalere saranno Grosseto e Pontedera non ci sarà da scandalizzarsi perché il cammino delle due toscane è stato più lineare, da settembre ad oggi. E’ lo stesso discorso che porta a premiare il Como piuttosto che il Renate del girone d’andata o l’Alessandria delle ultime settimane.
Evidentemente la squadra di Banchieri ha pagato anche le ripetute assenze in difesa che hanno tolto un po’ di sicurezza al reparto che nelle precedenti giornate aveva incassato gol con il contagocce ed invece nelle ultime due gare ha subito 5 reti in 2 partite.
Credo che l’ultima giornata non vada vissuta con l’ansia di notizie in arrivo da Grosseto. Dobbiamo giocare serenamente. Provare a battere il Como e se ci riusciremo avremo comunque compiuto un’impresa contro la miglior squadra di questo girone. Se dovessimo finire undicesimi non dovremo mai dimenticare da dove siamo partiti in quel memorabile pomeriggio di Lucca quando rischiavamo di sprofondare all’ultimo posto.
Ed allora grazie a Banchieri, Borghetti e Manari (in rigoroso ordine alfabetico) per quella che è stata una mezza (perché spalmata su metà campionato) impresa sportiva. Non è da tutti riuscire a rianimare una squadra come quella azzurra che dopo il lungo digiuno di vittorie sembrava a tutti gli effetti un encefalogramma piatto senza speranze di riuscire ad invertire la china.
Attendiamo anche buone notizie dal punto di vista societario. Credo che entro la prima metà di maggio capiremo se ci sono i presupposti per un cambio di proprietà o se si proseguirà con il Novara attuale. Non dobbiamo dimenticare quello che le ultime due stagioni ci hanno insegnato. Inutile andare ad inseguire i nomi, bisogna credere nei nostri giovani ed andare a cercare innanzitutto uomini con stimoli e motivazioni. Se mettiamo assieme il girone d’andata del primo anno della gestione Banchieri con questo girone di ritorno che sta per chiudersi otteniamo una media punti da primissimi posti. E’ questa la base da cui ripartire per costruire una squadra competitiva e dai costi più sostenibili. Speriamo di divertirci ancora domenica prossima… poi tireremo le somme.
Forza Novara sempre!!!
Massimo Barbero
|