Nella corsa senza freni di Banchieri in mezzo al campo dopo il 3-0 di Panico c’è tutta l’energia positiva di questo Novara. Una squadra che non fa più il compitino come era successo nella gara d’andata quand’eravamo crollati dopo un tempo di sterile supremazia, ma sa gettare il cuore oltre l’ostacolo.
Le prodezze di Migliorini e Zunno che hanno indirizzato la gara sono il frutto di un’ottima condizione psicofisica dei giocatori che credono in quello che stanno facendo.
Il rientro in campo dopo una prestazione bella, ma senza punti, come quella di Alessandria è sempre ricco di incognite. C’è la possibilità di farsi travolgere dai rimpianti e di steccare la sfida successiva come è successo tante volte. Banchieri è stato bravo a trasmettere alla squadra le giuste sensazioni. Nessuno è sceso in campo con la voglia di strafare, tutti l’hanno fatto con la consapevolezza di potersi ripetere al cospetto di una squadra che non più tardi di una settimana fa aveva rifilato 4 pappine alla Juve Under 23.
Per dare l’idea di quanto la formazione di Zauli falsi il campionato a cui partecipa basti pensare che nella formazione bianconera che ieri ha espugnato Grosseto non c’erano Akè (match winner contro di noi) né nessuno dei giovani che fanno la spola tra prima squadra e formazione minore.
Pazienza, il nostro pegno nei due confronti con la compagine zebrata l’abbiamo pagato ed ora possiamo guardare avanti con un pizzico di comprensibile fiducia. Per la prima volta dopo tempo immemorabile abbiamo messo più di 3 punti tra noi e la zona play out. Per la prima volta dopo tempo immemorabile siamo in una posizione di classifica equidistante da zona play off e da zona play out. E’ stato importante piazzare una zampata del genere in una domenica in cui i successi di Giana, Lucchese e soprattutto Olbia avrebbero potuto farci ripiombare nelle preoccupazioni di qualche settimana fa.
A 9 giornate dalla fine dobbiamo rimanere con i piedi per terra. Continuo a pensare che i 41-42 punti che invoca Banchieri come quota tranquillità (sarebbero meno di un punto a partita da qui alla fine) non siano sufficienti per darci la certezza di evitare i play out anche perché a fine campionato di solito maturano risultati “inattesi” e ci sono molte squadre in una zona di classifica apparentemente tranquilla che potrebbero mollare un po’ nella parte conclusiva della stagione (vedi il Pontedera sconfitto a Lucca).
La partita contro il Lecco è durata sostanzialmente un tempo nel quale i blucelesti hanno saputo rispondere colpo su colpo al nostro vantaggio proponendosi in maniera pericolosa soprattutto con le sgroppate di Dentello Azzi sulla sinistra e con i movimenti di Iocolano che svariava per tutto il fronte offensivo. Sull’1-0 Lanni ha compiuto una doppia parata determinante. Poi Zunno ha fatto il resto con un altro gol di ottima fattura in un periodo felicissimo per lui.
Nella ripresa la gara è stata così in discesa. Abbiamo potuto giocare negli spazi aperti e siamo stati bravi a difenderci senza abbassarci mai in maniera pericolosa. Nemmeno la tripla uscita di Migliorini, Colombini e Corsinelli ha intaccato le nostre certezze. L’abbiamo portata a casa senza soffrire anche se va detto che pure sul 2-0 Mangni ha avuto la palla buona per riaprire i conti.
Credo che Panico abbia giocato la sua miglior partita in maglia azzurra risultando imprevedibile ed imprendibile per i difensori avversari. Felicissima è stata la scelta di Banchieri di schierarlo come “falso nueve”. Una mossa che ha spiazzato gli avversari che si aspettavano ben altri interpreti in quel ruolo. Mi mangio le mani se penso a quanto poco abbiamo utilizzato Zunno (a lungo fuori lista) nel girone d’andata quando abbiamo insistito su altre scelte che non si sono rivelate all’altezza.
E’ il frutto di un lavoro fatto negli anni scorsi con il settore giovanile che deve essere assolutamente proseguito perché rappresenta linfa vitale per il Novara. Chi volesse investire in questa società deve sapere di poter contare su una base di ragazzi cresciuti a Novarello che rappresentano una certezza anche in prospettiva futura. Oltre che un modo per contenere i costi che di questi tempi non è certo un fattore trascurabile.
Pensate a dove saremmo in classifica se avessimo sempre giocato così: con i Collodel, gli Schiavi i Zunno in campo al posto di elementi di categoria superiore giunti a Novara in precarie condizioni fisiche e senza stimoli. Pazienza, inutile rimpiangere gli errori commessi. Bisogna guardare avanti e sperare di fare risultato sul campo del Renate per cominciare bene un’altra settimana di fuoco…
Forza Novara sempre!!!
Massimo Barbero