Borghetti "toccato il fondo si può e si deve ripartire"
mercoledì 20 marzo 2019 - 08:00
Le prime parole del neo DS, presentato dal DG Nespoli
Per uno che ha sposato la causa azzurra da ormai 8 anni, per uno che ha raggiunto traguardi importanti e storici con il settore giovanile, non si può certo parlare di un primo giorno di scuola.
Eppure per Mauro Borghetti è stato per un certo senso così nonostante Novarello sia la sua "seconda" casa da diverso tempo. Una presenza costante, fissa: un "secondo" padre per tanti ragazzi e per quelli del convitto.
Le dimissioni di Ludi, l'hanno proiettato nuovamente nella realtà della "prima" squadra. Una "chiamata" da parte di Massimo De Salvo che era già giunta nel 2014, durante quella lunga notte della "rivoluzione" post Novara-Varese "rispetto quella volta, ora abbiamo più tempo. Ci sono le condizioni per rimettere sui giusti binari un qualcosa che si vuole tentare di raggiungere. All'epoca si viveva molto sul poco tempo. Di quella partita ho comunque molti rimpianti perchè non andammo lontanissimi dall'impresa. Combinazione, chi fu determinante fu Pablo Gonzalez con i 2 gol siglati. Attaccante ancora qui con noi; dettaglio di non poco conto".
Per il post Ludi, quindi, si è scelto di proseguire insieme ad un uomo dell'azienda Novara Calcio, come evidenziato dal direttore generale Nespoli "una figura per noi davvero determinante e alla quale siamo legati e grati per i risultati ottenuti in questi anni. Un profilo per la nostra Società, strategico. Mauro porta esperienza e carica".
Idee chiare per il neo direttore sportivo "prendo il posto di una persona disponibilissima, con cui ho sempre collaborato. Mi dispiace moltissimo per l'epilogo e per le sue dimissioni. Arriviamo da una settimana negativa ma è proprio da una gara dove si è toccato il fondo che si può e si deve ripartire. Passo dopo passo, giorno dopo giorno. Vivere alla giornata perchè dipenderà anche da risultati da dentro/fuori ma il messaggio che deve arrivare alla squadra, alla società, allo staff e ai tifosi è che siamo ampiamente in corsa per poterci giocare qualcosa. Disponibilità che è stata chiesta a chiunque per raggiungere l'obiettivo. E' normale che i giocatori siano arrabbiati: sono i primi a capire di aver disputato una gara insufficiente, offrendo uno spettacolo poco gratificante. Nonostante non sia una stagione esaltante, con i risultati ottenuti sul campo lontani dagli obiettivi prefissati, rimango molto fiducioso perchè siamo sempre nelle condizioni di poter recuperare, finchè il fischio finale dell'ultima gara non ci dirà che è finita".
Daniele Faranna
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