L'Editoriale Azzurro
domenica 17 settembre 2017 - 07:59
di Massimo Barbero
Sabato 1 marzo 2014… un vero pomeriggio da cani! Piove a dirotto e fa un freddo boia anche in Tribuna al “Tombolato” dove tira un vento pazzesco che non è certo la migliore compagnia per dei vestiti comunque umidi e bagnati. Mi riscalda solo la prospettiva di un successo per 2-1 che ricaccerebbe a meno otto la truppa di Foscarini. La squadra granata però non smette di buttare dei palloni nella nostra area ormai inzuppata di fango per sfruttare i centimetri di Djuric che già ci ha purgato nell’era Notaristefano quando indossava la maglia del Cesena.
Ad ogni azione si susseguono scenate isteriche sulla panchina di casa che reclama un rigore dietro l’altro. Marchetti si fa espellere e si lascia andare a proteste ancora più plateali. Se ne va anche lo spettatore che stava seduto davanti a me… e che aveva cominciato a prendermi di mira verso la mezzora del primo tempo quando avevo alzato un po’ i decibel nel raccontare in diretta radio una girata di Lazzari finita a lato… Ah, proprio Flavio… in pieno recupero ha la pessima idea di azzardare un colpo di tacco nell’acquitrino padovano… Perdiamo palla e sull’ennesimo rovesciamento di fronte le lamentele dei locali valgono un calcio di punizione dal limite per un contatto dell’ingenuo Radakovic su Djuric che forse aveva commesso la prima scorrettezza sul giovane avversario. E’ l’ultima possibilità per pareggiare e la punizione di Surraco forse terminerebbe a lato se non fosse per una maligna deviazione della foltissima barriera azzurra che manda fuori causa Kosicky. Riappare il molesto spettatore di casa… che dice agli amici: “Sono tornato solo per prendere per il culo il radiocronista del Novara…”.
E via con i gestacci nei miei confronti mentre smonto l’attrezzatura (con accanto un Danny ghiacciato ed impassibile) ed il freddo si va ancora più insopportabile adesso che l’adrenalina della vittoria è svanita di colpo…
Nel calcio però tutto torna, basta solo saper aspettare. Da quel giorno ho sempre sognato di restituire al Cittadella analoga beffa ed il momento è arrivato oggi, in una tiepida giornata di sole. Non contiamoci storie, è stata una partita brutta, una delle più brutte partite viste al “Piola” che la mia memoria possa ricordare almeno dal momento del nostro ritorno in B (quello di Lumezzane intendo) ad oggi. Esultiamo a gran voce per il successo, ma lo 0-0 avrebbe fotografato al meglio l’andamento di una sfida che ha visto le due squadre annullarsi in una lunga sequenza di errori individuali.Mi aspettavo un Novara diverso, rinfrancato dai tre punti conquistati ad Ascoli e più convinto delle proprie possibilità anche in fase offensiva. Mi aspettavo di vedere Di Mariano sulla fascia al posto di un Orlandi che nel ruolo ritagliatogli ieri da Corini non è parso certamente a proprio agio. Invece dopo un paio di ripartenze interessanti nei primi minuti non sfruttate al momento dell’ultimo passaggio ed altrettante azioni ben manovrate sulla fascia di destra (ricordate il colpo di testa di Macheda in apertura?) il Novara si è perso nel suo incedere monocorde, imbrigliato da un avversario che ha capito come limitare al minimo le conseguenze delle progressioni di Da Cruz e sempre più convinto che la manovra azzurra non avrebbe avuto altri validi sbocchi.
Le accelerazioni di Alessio paiono essere oggi l’arma principale (assieme al piede di Ronaldo ed agli spunti di Di Mariano) di una squadra ancora troppo lenta e prevedibile per risultare sufficientemente incisiva. Ieri l’attaccante scovato nel Twente si è rivelato pericoloso soprattutto quando ha agito da punto di riferimento centrale. Sulla fascia è stato ben contenuto da tale Caccin, rivelazione granata nelle ultime due gare, ma uccellato da Di Mariano nell’azione decisiva. Il rendimento di Da Cruz (più efficace come punta centrale) ha ritardato l’ingresso di Maniero che è andato in crescendo con il passare dei minuti, quando si è messo a fare sportellate in maniera volenterosa con i difensori avversari, pur avversato dal barese Nasca che ha perso all’improvviso l’uniformità di giudizio che aveva sfoderato almeno fino al 70’.Al posto di Corini avrei tentato qualcosa di diverso rispetto allo scontato incedere sulla fascia da parte dei nostri esterni (per fortuna abbiamo sempre giovani e validi ricambi in panchina) vanificato da una manovra sin troppo compassata e dall’assenza di un vero punto di riferimento centrale là davanti. Dopo mezzora avrei provato ad accentrare Orlandi e/o nella ripresa avrei fatto la stessa cosa con Chajia il cui ingresso a Carpi ci aveva permesso di cambiare finalmente marcia.Resto dell’idea che Venturato ci abbia fatto un involontario favore nel risparmiarci Litteri, l’attaccante più pericoloso dei suoi.
Nello scorso campionato il Cittadella con Litteri in campo al “Tombolato” era parso ben altra cosa rispetto al Cittadella senza Litteri che al “Piola” al ritorno si era salvato con un po’ di fortuna. Di solito in serie B quando lo 0-0 si trascina così, senza un impatto agonistico adeguato, c’è il rischio di perdere la partita da un momento all’altro quasi senza accorgersene (ricordate la beffa col Como del settembre 2015?). Abbiamo evitato il peggio (Montipò ha dovuto compiere interventi di non particolare difficoltà) grazie alla concentrazione di Chiosa, alla concretezza di Troest (in difficoltà nell’impostare, ma efficace in fase difensiva) alla condotta diligente di Golubovic e Calderoni.Eppoi ci ha pensato Di Mariano a farci balzare in piedi quando ci eravamo ormai rassegnati a commentare il primo 0-0 stagionale… Sono contento per Francesco, ragazzo spigliato e simpatico, che è arrivato a Novara in un momento in cui la nostalgia del partente Gonzalez inghiottiva in un vortice di pessimismo anche i giovani appena catapultati in cadetteria. Per fortuna il ragazzo giunto in azzurro con la benedizione di Bruno Conti non si è perso d’animo nemmeno quando il 3-5-2 d’autunno 2016 aveva praticamente messo fuori causa gli esterni puri in rosa. E si è riproposto ancora più convinto al via della stagione targata Corini.
Già in Coppa e nelle amichevoli dell’estate che sta per concludersi aveva dimostrato di meritarsi quella maglia da titolare che poi gli è toccata anche per un pizzico di sfortuna altrui (leggi infortuni di Dickmann e Tartaglia). Ieri ci ha fatto impazzire di gioia… ed adesso lo aspettiamo a La Spezia dove ha un conto in sospeso da quel gol mancato sotto la curva di casa a pochi minuti dalla fine della sfida del settembre di un anno fa.Le vittorie fanno sempre bene, due vittorie in serie di solito fanno benissimo. Pero credo che Corini sia il primo a sapere che la strada da compiere è ancora molto lunga. Questa rosa ha margini di miglioramento quasi obbligati (giocando sempre come ieri di partite non se ne vinceranno molte altre) legati innanzitutto al recupero di gente come Mantovani, Dickmann e Casarini, al rilancio di attaccanti come Macheda, Maniero e Sansone, al momento, per una ragione o per l’altra, lontanissimi dai loro standard migliori. Eppoi credo che i progressi più importanti vadano fatti registrare in mezzo al campo dove per permetterci un lusso come Ronaldo (e Ronaldo protagonista lo è comunque perché quasi tutte le giocate pericolose partono dal suo piede) occorre un altro tipo di assistenza da parte degli altri due interni di mediana. Moscati pare già calato nel ruolo e nei compiti assegnatigli, mentre invece Sciaudone sembra fare maggiore fatica nell’inserimento in squadra. Ha qualità innegabili e tanta voglia di fare che per il momento finiscono col perdersi in contesto che non lo vede ancora né protagonista né efficace gregario. Ci sarà tempo per ottimizzare al meglio le potenzialità di una rosa completata solo alle 22.40 del 31 agosto… Oggi godiamoci finalmente quella vittoria interna sul Cittadella che aspettavamo dal gol vittoria infilato da Firmino Elia a Pierobon ben 12 anni fa!Al “Picco” di La Spezia… di giorno non segniamo dal pomeriggio della punizione di Consonni deviata dalla barriera (era il settembre del 1998). Giocare di sera, invece, l’ultima volta ci aveva portato parecchio bene… Ci vogliamo riprovare?
Forza Novara sempre!!!
Massimo Barbero
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