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Il pagellone azzurro (stag.'16-'17)
martedė 23 maggio 2017 - 10:17
Seconda parte: i difensori
Dopo i voti ai guardiani della porta azzurra, arriva il momento di valutare la stagione dei difensori azzurri. Alcune piacevoli sorprese mentre altri non hanno mantenuto le promesse.
TROEST Magnus: in ombra. Non è il suo anno; dopo un campionato importante, che era valso a Magnus la top 11 del campionato, il danese ha faticato e non poco in questa stagione. Qualche leggerezza difensiva unita ad errori grossolani in fase di ripiego fanno si che la stagione del centrale azzurro sia leggermente insufficiente. Voto: 5,5
CALDERONI Marco: grande lavoratore. Dovremmo scindere l'annata del terzino azzurro: dopo un inizio molto al disotto delle attese in pochi avrebbero scommesso su una progressione del numero 27; ma come dice il detto, “il lavoro paga” Marco ha dimostrato una crescita importante rendendosi protagonista nella seconda parte andando anche in rete 3 volte. Voto: 7
SCOGNAMIGLIO Gennaro: sottotono. Doveva essere il colpo di mercato per il reparto arretrato. Arrivato sotto la Cupola con il curriculum del difensore-goleador, l’ex Trapani invece fatica molto a trovare la miglior condizione fisica. Una stagione al di sotto delle aspettative che lo fa arrivare sotto la sufficienza. Voto: 5,5
CHIOSA Marco: sorpresa. Una delle rivelazioni del mercato invernale il centrale di proprietà del Torino arriva in punta di piedi alla corte di Boscaglia. Preciso e silenzioso in campo fa vedere le sue qualità meritandosi anche l’affetto del pubblico. Voto: 6.5
MANTOVANI Andrea: nuova giovinezza. Dopo il difficile inizio, relegato in panchina fino alla sfida del Bentegodi, ben pochi avrebbero puntato sul centrale ex Palermo. Invece Andrea, dall’alto della sua esperienza s'impone magistralmente nella difesa azzurra diventandone cardine, meritandosi anche il premio DR. Voto: 7
DICKMANN Lorenzo: veterano. Altra stagione positiva per il classe ’96 azzurro. Imparati i movimenti difensivi, riesce a interpretare al meglio la fase difensiva senza tralasciare qualche sortita in avanti. Un vero e proprio patrimonio della società azzurra, tra i dati più interessanti è il classe ’96 con più presenze tra i pro. Voto: 7
LANCINI Edoardo: a corrente alternata. Arrivato nel mercato di riparazione dal Brescia, il centrale lombardo parte bene fornendo prestazioni importanti e ordinando una difesa fino a quel momento un po’ traballante. I guai fisici ne condizionano l’utilizzo e le prestazioni finali. Voto 6
KOCH Philippe: NCS (non ci siamo). Un curriculum importante per questo terzino svizzero che però non riesce ad esprimersi nel nostro campionato, troppo diverso rispetto a quello elvetico. Una stagione negativa condizionata anche da diverse noie muscolari. Voto 5
BEYE Moustapha: sfortunato. Il centrale azzurro deve alzare bandiera bianca per un brutto infortunio occorsogli in campo. Lo aspettiamo più forte di prima al Piola. SV
Alessio Farinelli e Daniele Faranna |
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