Novara: č tempo di decisioni
domenica 07 maggio 2017 - 23:41
Sul tavolo il futuro di Teti e Boscaglia
Con la vittoria di Cesena il Novara è matematicamente salvo: obiettivo stagionale centrato dai ragazzi di Boscaglia a due giornate dal termine di questo intenso campionato cadetto. Un risultato ottenuto grazie ad un andamento in linea con i parametri di questo difficile torneo, con periodi positivi intervallati da momenti di black-out. Un traguardo comunque importante, che vedrà gli azzurri ancora ai nastri di partenza in serie B, per il terzo anno consecutivo.
In Romagna, grinta e sacrificio hanno permesso a Montipò e compagni di strappare tre punti importanti dopo le tre sconfitte consecutive giunte contro Perugia, Vicenza e Brescia. Gare che hanno lasciato l’amaro in bocca e che avrebbero permesso con altri esiti di inseguire maggiormente il sogno play off che ora è ancora vivo solo grazie alla matematica. Perché se gli azzurri dovessero vincere entrambi i match contro Entella e Carpi, il possibile ottavo posto potrebbe non bastare vista la distanza abissale con il Frosinone (attualmente stabile in terza posizione). Boscaglia e i suoi ragazzi dovrebbero rosicchiare quattro punti ai ciociari e visto il calendario dei laziali, tutto questo sembra pura utopia.
Meglio concentrarsi quindi sul traguardo tagliato e sul prossimo futuro: una salvezza chiesta a gran voce, la scorsa estate, da Massimo De Salvo e da tutta la Società. Richiesta esaudita dalla rosa e dall’ottimo lavoro messo in campo dal direttore sportivo Domenico Teti e dal tecnico insieme al suo staff.
Due figure che ad oggi sono ancora in scadenza di contratto, due profili che dovranno al più presto avere una strada ben delineata. Ad incominciare da una carica importante come quella del DS. Domenico Teti, in questa stagione, ha compiuto un vero e proprio capolavoro. Non sono amicizia e stima a dirlo ma numeri e operazioni a testimoniarlo. In estate si è svolta una vera e propria rivoluzione tecnica necessaria, con la partenza di pedine importanti e l’arrivo di giocatori che ben presto sono diventati fondamentali per la maglia azzurra. Un lavoro certosino quello del direttore che si è protratto anche nella sessione invernale, con altre partenze “storiche” ma con l’arrivo di profili ai più sconosciuti (vedi Orlandi) ma che hanno subito mostrato fame e voglia nel lottare per questi colori.
Un direttore sportivo sempre in linea con le idee del Presidente, sempre in sintonia con giocatori e tifosi che ora chiedono a gran voce una sua riconferma. Il silenzio che in questi mesi ha circondato Domenico Teti testimonia l’attesa verso una fumata che si spera possa essere bianca. Perché le basi per un’altra buona stagione devono partire da quei ruoli chiave conditi con l’entusiasmo di un proprietario come Massimo De Salvo, quest’anno apparso sempre presente e accanto alla sua creatura. Ingredienti che hanno permesso al Novara di salvarsi senza troppi affanni.
L’altra figura al centro del discorso è quella relativa a Boscaglia, in scadenza di contratto il prossimo trenta giugno. Il feeling con la piazza forse non si è mai cementato completamente, complice alcune incomprensioni giunte all’inizio del campionato. Ma se andiamo ad analizzare nel dettaglio l’andamento del cammino di Da Costa e compagni non possiamo non dare merito al lavoro quotidiano svolto dal tecnico siciliano e dal suo preparatissimo staff. Forse Boscaglia non sarà un arringatore di folle ma il suo maniacale lavoro settimanale nel preparare le partite non può non essere sottolineato. Chi ha avuto la fortuna di frequentare attivamente Novarello durante la stagione potrà confermare quanto descritto. Un mister chiamato in estate per guidare il Novara ad una tranquilla salvezza; obiettivo ampiamente raggiunto.
Osservando altre piazze della serie B, con allenatori di grido naufragare nell’anonimato o invischiati in una cruenta corsa alla salvezza, lui con estrema semplicità e competenza è riuscito a plasmare un gruppo nuovo, operando dei cambiamenti in corsa, non facili da ipotizzare in partenza. Ha inoltre spedito con convinzione nel mondo dei “grandi” giovani come Chajia, Lukanovic, Montipò e Nardi. Non un semplice premio ma gradi di responsabilità che questi ragazzini si sono presi e con coraggio hanno risposto offrendo prestazioni maiuscole. Un tecnico che è riuscito a capire i propri errori e a porne rimedio strada facendo.
Dopo estati di cambiamenti, a Novara è forse arrivato il momento di conferme. Partire da una solida base composta da De Salvo-Teti-Boscaglia porterebbe a lavorare con serenità verso un mercato che comunque sarà vivace, con diverse operazioni sia in entrata che in uscita.
Quella che si va a delineare, sarà forse la serie B più difficile degli ultimi dieci anni, con gloriose piazze e società ambiziose in arrivo dalla Lega Pro e dalla serie A. Un campionato cadetto più simile ad una A2 e che il Novara dovrà affrontare con convinzione e con un parco giocatori mixato da esperienza e gioventù. Con un occhio ai conti ma allo stesso tempo verso un obiettivo fondamentale come la terza salvezza consecutiva.
E’ tempo quindi di decisioni in casa Novara, per prepararsi ad un Giugno che vedrà in primo piano tutti i discorsi relativi ai possibili riscatti su alcuni prestiti e sull’individuazione di nuovi profili che andranno a sostituire coloro che partiranno, ad incominciare da colui che prenderà il posto di Galabinov, sempre più convinto a cambiare casacca al termine della stagione.
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