L'editoriale Azzurro
sabato 22 aprile 2017 - 09:56
di Massimo Barbero
E’ stata una lunga notte di sonni brevi ed agitati. Partite come quelle di ieri riescono a rovinarti anche una luminosa serata di primavera con la dolce prospettiva di un ponte davanti. Gli episodi contrari (anche quelli clamorosi) fanno parte del gioco. Il senso di profonda ingiustizia però l’ho avvertito in pieno recupero quando Illuzzi dapprima ha limitato al minimo sindacale il tempo di recupero, poi ha sorvolato su quel gomito largo in area di rigore umbra. Qualsiasi arbitro dotato di buon senso avrebbe benedetto un episodio del genere… perché gli garantiva la possibilità di offrire un “contentino” alla squadra di casa già fortemente penalizzata senza danneggiare più di tanto (perché il rigore per me era netto) chi è in vantaggio. Il fischietto di Molfetta invece ogni volta che arbitra (o almeno che arbitra al “Piola”) vuol sempre risultare il protagonista, fino in fondo. A discapito dei giocatori in campo. Ed anche dei suoi collaboratori che ieri sono apparsi davvero in stato confusionale. In particolare il primo assistente, quello sotto il rettilineo, è sembrato andare in tilt sin dai primi minuti, da quando è stato sconfessato dal direttore di gara a seguito di una “non chiamata” su un attaccante azzurro. Il collega livornese Raspollini però ha fatto persino peggio nella ripresa con un errore da principiante. Gli highlights della gara sono chiari nell’evidenziare come la regola del fuorigioco sia stata interpretata in maniera opposta nei due episodi chiave. E’ giusto sostenere che il tocco di Scognamiglio abbia rimesso in gioco Dezi in occasione del gol partita del Perugia. Ma con lo stesso metro di giudizio… la precedente rete di Lancini era da considerarsi straregolare.
Peccato, perché al netto degli “orrori” arbitrali sarebbe stata anche una bella partita nella quale il Novara ha fatto certamente di più di un Perugia che all’andata era parso di ben altro livello rispetto agli azzurri. Bucchi ha cambiato modulo per limitare lo strapotere del duo Galabinov-Macheda nei confronti di una difesa orfana di Volta, Belmonte e Del Prete che in trasferta aveva spesso subito tanti gol nelle ultime esibizioni. Questa volta il pallino del gioco l’abbiamo sempre avuto noi, ma il pacchetto centrale biancorosso (con Di Chiara accanto a Mancini e Monaco) dopo qualche minuto iniziale di comprensibile assestamento, tutto sommato ha retto. Perché il Perugia è riuscito a contenere la spinta di Dickmann e Calderoni sulle corsie esterne. In particolare l’ex del Latina è apparso frenato dalla presenza sul suo versante di quel Mustacchio che l’aveva messo in difficoltà nella parte finale del derby d’andata. Non a caso l’occasione più nitida di tutto il primo è nata da un puntuale inserimento di Lollo con grande parata di Brignoli. Là davanti Galabinov secondo me ha fatto molto bene. Meno Macheda che si è innervosito dopo un inizio promettente. In mezzo al campo Selasi è finito con l’essere un po’ limitato dalla presenza di Brighi in posizione di rifinitore. Dei due uomini al suo fianco è andato meglio Cinelli rispetto ad un Casarini che sta tirando la carretta da tempo immemorabile.
Sbloccare una partita del genere, specialmente ad inizio ripresa, sarebbe stato di fondamentale importanza perché ci avrebbe permesso di gestire meglio le energie, consentendo al nostro centrocampo di dedicarsi quasi esclusivamente alla fase di contenimento che gli risulta decisamente più congeniale. Ci eravamo riusciti… ed attorno a quel gol di Lancini non convalidato è ruotata un po’ tutta la gara. Perché il Novara si è fatto prendere dalla smania di andare a riprendersi ciò che gli era stato ingiustamente sottratto, ha cominciato ad allungarsi, ha smarrito sostanza in mezzo al campo. Bucchi aveva la panchina corta (per il forfait in extremis di Volta e Di Carmine) ma comunque un bel di po’ di qualità da immettere. Ci ha provato con Dezi al posto del diligente Acampora e con Terrani (che ha ritrovato Forte già suo compagno alla Lucchese) ed i fatti gli hanno dato ragione. La sfortunata carambola che ha liberato Dezi per la conclusione vincente era stata preceduta da altre due-tre situazioni ravvicinate per il Perugia che ci avevano fatto intuire che il rischio beffa da tramandare ai posteri… fosse elevato almeno in quel frangente. Troppo facile sentenziare ora che anche Boscaglia avrebbe dovuto cambiare qualcosa. E’ certamente così, ma la panchina ieri non gli consentiva grandi possibilità, a meno di modificare uno schieramento che tutto sommato stava funzionando. Per capirci, Selasi era stanco, ma non c’era un altro Selasi in panchina da mettere. Forse si poteva inserire un uomo fresco là davanti per portare maggiore pressione sui portatori di palla umbri, ma voi avreste rinunciato a cuor leggero a quel Macheda sempre in gol nelle precedenti partite?
Mi spiace molto per Montipò che avrebbe meritato di bagnare il suo esordio stagionale mantenendo la propria porta inviolata. Lorenzo ha fatto ciò quello che si chiede ad un giovane dodicesimo: cose semplici, senza strafare e dando comunque una sensazione di relativa tranquillità ai compagni per poi assumersi responsabilità sempre maggiori con il passare dei minuti. Mi spiace per Scognamiglio che secondo me è stato il migliore della nostra difesa (anche senza Troest e Mantovani abbiamo concesso poco) ma purtroppo sfortunato nel rimpallo decisivo.
Il finale è risultato amarissimo con le logiche perdite di tempo degli ospiti che risultavano meno sopportabili del solito alla luce dei “pistolotti” di Bucchi all’andata. Ieri l’ex tecnico della Torres in sala stampa ha risposto sommessamente che in fondo conta solo il risultato sconfessando sé stesso ed i principi ripetuti a gran voce al “Curi”. Chajia ha qualità straordinarie e personalità da calciatore affermato, ma per fare questo mestiere… deve innanzitutto imparare che a calcio si gioca in undici… e dopo un dribbling ed una veronica… la palla è il caso di darla via… Nulla di male, anche un certo Bruno Fernandes la prima volta che l’avevo visto giocare in Primavera mi aveva dato la stessa sensazione…
L’esultanza (legittima, anche se forse in qualche caso un po’ troppo ostentata) degli ospiti in campo ed in tribuna ci ha fatto arrabbiare più del consueto perché in quel frangente avevamo (e la conserviamo ancora adesso a mente fredda) la sensazione di aver subito una vera e propria ingiustizia. Nessuno se la prenda più del dovuto… ce l’avevamo soprattutto con Illuzzi e con i suoi degni compari.
Eppure Illuzzi ed i suoi collaboratori un merito ce l’hanno. Mi hanno restituito la voglia di lottare e di combattere. Dopo il 3-2 di Frosinone (cosìccome dopo lo 0-0 di Bari) personalmente mi ero rilassato in maniera finanche eccessiva. Ieri sera sono arrivato allo stadio sereno, tradendo anche un po’ le consuete scaramanzie di sempre (vedi il saluto all’amico Marco davanti allo studio!). Invece la terna piombata stavolta al “Piola” mi ha ricordato, per l’ennesima volta, che la partita di calcio della propria squadra del cuore non è mai (almeno inizialmente) né relax, né divertimento. Devi stare sempre in trincea… perché troverai puntualmente qualcuno pronto a mettertelo nel… quando meno te l’aspetti. A proposito, sconsiglio vivamente amici, conoscenti, colleghi avvocati e tantomeno persone incontrate occasionalmente… di fermarmi oggi… per ripetermi la consueta “litania” del dopo sconfitte (Hai visto… non vogliono andare ai play off!!) perché ho ancora una scorta di “Vaffan…” che non ho esaurito ieri sera… da estrarre al momento più opportuno.
Alla squadra chiedo di sfogare la rabbia accumulata sul campo, subito a Vicenza. Chi recrimina per dei torti arbitrali eppoi fa una brutta figura nella partita successiva passa per essere il solito “piangina”. Invece dovremo dimostrare anche al “Menti” di esserci, fino alla fine, qualunque cosa succeda.
Ieri ascoltando alla radio la sfida di Benevento… ho avuto la sensazione che la squadra ora affidata a Torrente abbia messo in difficoltà, almeno a tratti, lo sbiadito undici di Baroni. Mi raccontano però anche di un rigore solare negato ai campani a pochi minuti dal termine… Dunque se è vero che torti e favori si compensano… a breve-medio termine… lunedì sera dovremmo partire già da 1-0 per noi… Voi ci credete? Forza Novara sempre!!!
Massimo Barbero
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