“Da 0 a 10” di Frosinone-Novara
martedì 18 aprile 2017 - 20:53
di Marco Nissotti
Voto 10 – Obiettivo raggiunto. Non sarebbe il Novara se quando mancasse tanto così (poco così) non se la prendesse comoda. Ma ora, ufficialmente, siamo salvi. Siamo il Novara, mica potevamo raggiungere l’obiettivo in una partita banale, in una partita sulla carta “facile”. Siamo il Novara, prendere o prendere.
Voto 9 – al “pomeriggio di Gala”. Ormai da mesi, è questo. Non è questo quando la seconda punta è un ectoplasma e la squadra spara palloni in avanti senza costrutto. Quando la squadra l’asseconda, lui è questo. Questo come? difende tutti i palloni, apre il gioco come un trequartista, calcia come nessuno, fa assist e segna.
Voto 8 – Partita esemplare. Si è rivisto il Novara che conosciamo. Non frettoloso, a cui non riescono le cose semplici e che di fatto, si trova a provare quelle impossibili. Si è rivisto il Novara la cui manovra parte da dietro, quello che a centrocampo la palla gira e l’azione non nasce su una fascia e lì inevitabilmente muore, quello che le punte sono servite come vanno servite le punte, ovvero con la manovra e non con lanci sparati nel nulla. I risultati sono venuti meno, ma a guardar bene, di gol ne abbiamo presi pochi. Mancava supporto alle punte. E ultimamente, è mancata la prestazione della seconda punta. Si è rivisto, il miglior Novara.
Voto 7 – che trio di centrocampo. Di Casarini si sa già tutto. Cinelli sta migliorando ma non nella continuità che c’è sempre stata, ma nei personali picchi. Selasi? un bel dilemma. A volte, a dire il vero in maglia azzurra il più delle volte, largamente insufficiente. Poi sfodera una prestazione come quella di ieri, in linea con le sue caratteristiche di “morditore” di palloni. Ma proprio perché non è un costruttore di gioco o un trequartista, quindi incline a giornate poco ispirate, perché tante volte non ha “fame” (involontariamente, nessuno discute l’impegno e la voglia)?
Voto 6 – ne mancano 6. Le tabelle le odio. In serie B poi, crollano dopo una giornata. Io dico che un punto non è niente o tantissimo, e che dipende tutto da noi.
Voto 5 – e siamo a 5. E stavolta, doppietta. Ora ci sono tutti i presupposti perché il giocatore visto ieri si mantenga su questi standard da qui alla fine del campionato (speriamo oltre la fine del campionato). Ottimo inizio che sovente capita a giocatore non piu’ abituato a giocare con costanza, avvenuto. Calo successivo, avvenuto. Ora le gambe dovrebbero essere a regime. La testa c’è sempre stata, e su questo punto è andato oltre le piu’ ottimistiche aspettative. Si è calato splendidamente nel gruppo e nella categoria, con una voglia e una disponibilità di uno che viene dalla Lega Pro e che ha una grande occasione. Non viene dalla Lega Pro ma in effetti, forse, era la sua ultima occasione.
Voto 4 – Alle uscite avventate di Da Costa. Ho scritto che solo i grandi si prendono i rischi e che bisogna lasciarglieli prendere, specie se nella maggioranza dei casi, hanno ragione loro. Ultimamente, i fatti gli stanno dando torto, quindi servirebbe forse un po’ meno fretta nel prendere alcune decisioni. Premessa, a conclusione: non è sempre facile, visto che è impegnato in un ruolo che si basa sull’istinto.
Voto 3 – tre passaggi di fila. Tante partite, tranne a sprazzi col Verona, in cui non facevamo piu’ di tre passaggi di fila. E molto spesso questi tre erano di giro-palla tra difensori. Ieri si è rivista la peculiarità di questa squadra: una manovra fatta di possesso ragionato e cambi di gioco.
Voto 2 - alla legge della compensazione. A compensare, dando due rigori inesistenti, si sbaglia. Ma se non si compensa si incide sul risultato ancor di piu’. Dilemma infinito.
Voto 1 – 1 risultato contro. Benevento: perso. Carpi-Bari: ha vinto la squadra di casa, e a diverso risultato, l’avremmo superata. Ma c’è il rovescio, abbiamo agguantato il Bari. Cittadella: perso. Spezia: perso. Perugia ed Entella hanno pareggiato partite casalinghe che le vedeva favorite. Dopo alcuni week end di magra, si è presa tutta la posta in palio, su tutti i fronti, anzi, campi. Occhio alla Salernitana però, ormai è in piena corsa.
Voto 0 – Ma se non passiamo gli ultimi minuti da strabici a guardare partita e cronometro, non siamo noi?
Marco Nissotti
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