Da "0 a 10" di Avellino-Novara
lunedė 20 marzo 2017 - 15:22
di Marco Nissotti
Voto 10 – Calma, ritorniamo ai valori massimi di calma. La delusione a fine partita c’è stata, e anche molta. Per i gol sbagliati nel primo tempo, per i risultati dagli altri campi. Ma lucidamente credo la maggioranza di noi sia tornata calma quasi subito. Classifica alla mano, rimane un buon punto su un campo difficile. Calma, siamo vivi, e respiriamo anche bene.
Voto 9 – ai risultati sugli altri campi. Dalla 3° alla nona solo il Perugia ha vinto (vedremo cosa fara l’Entella). Occasione sprecata forse, punto guadagnato su qualcuna sicuramente.
Voto 8 – Derby a parte, sempre 20 minuti almeno di superiorita’ assoluta. Nelle ultime partite, in ogni partita (derby a parte) abbiamo sempre giocato 20 minuti in cui l’avversario ci ha capito poco e in cui potevamo fare almeno due gol. Quando abbiamo spinto al massimo, impensabile per 90 minuti, nessuna è stata in grado di contenerci.
Voto 7 – alle nostre ultime due avversarie. Leggevo e sentivo dire da qualcuno, con a supporto anche numeri e pareri ben argomentati, che a questa squadra mancherebbe a tratti il carattere. Ritengo che una striscia così lunga di partite senza sconfitte, a meno di avere una squadra nettamente superiore alle altre, senza carattere non sia possibile farla. Ritengo anche che non perdere ad Avellino dopo aver sbagliato quei gol, nella situazione in cui era l’Avellino sabato, sia prova di carattere e anche di maturità. Ho sentito giudizi più lusinghieri dopo Ascoli, quando oggettivamente abbiamo concesso occasioni macroscopiche, ma è normale, molti giudizi sono condizionati dal risultati, è assolutamente normale.
Voto 6 – le prossime quattro, non diranno tutto, ma molto. Ribadisco un concetto, già espresso settimana scorsa, ma che l’eventuale vittoria di Avellino avrebbe reso meno “forte”. Perché avremmo guadagnato su tutte le rivali. Bari, Ternana, Spal, Hellas. Possibile polizza “prolunga-campionato”.
Voto 5 – alla condizione precaria di qualcuno. Riporto concetto dell’Editoriale di Massimo Barbero: “Nel complesso si ha la sensazione che alcuni degli elementi arrivati a dicembre e gennaio (e che non hanno fatto una preparazione omogenea a quella dei compagni) dopo un avvio brillante adesso accusino una fisiologica flessione, almeno quanto alla tenuta alla distanza nelle singole partite. Fatta eccezione ovviamente per Chiosa che anche ieri ha offerto una prestazione di grande personalità dividendosi, a mio parere, la palma del migliore in campo con un eccellente Casarini. E’ una delle poche regole del calcio e più in generale dello Sport. Parlando della condizione della squadra, o c’è o non c’è e soprattutto non cambia nel giro di due partite.
Voto 4 – al Gala. Meno alieno del solito, molto meno alieno del solito. C’è comunque da mettere in conto l’ottima prova della difesa dell’Avellino. In conto fino a un certo punto. Fosse stato in giornata, non ci sarebbe stata ottima difesa che tenga.
Voto 3 – agli errori nel secondo tempo. Nulla di clamoroso, ma anche con l’evidente appannamento mi sarei aspettato una maggiore lucidita’ nella lettura di certe situazioni e nello specifico un più preciso giro palla. Capita una volta o di rado, nessuna preoccupazione. Un appannamento non fa confusione.
Voto 2 – alle ripartenze buttate. Quelle si potevano far finire la partita molto prima.
Voto 1 – No non è una, non è la prima, e quindi? Sansone scivola, direi capita, direi stagione eccellente sino a qui, direi non vedo il problema. Ridirei, capita.
Voto 0 – In un periodo così, non saprei a chi darlo. Persino le dichiarazioni lette di Novellino mi sono sembrate pacate, lui che pacato spesso non è.
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